L’imminente reintegro di Kyrie Irving, disponibile quantomeno per le partite in trasferta dei Brooklyn Nets, ha lasciato più di una perplessità. La scelta della franchigia, un passo indietro rispetto alla netta presa di posizione iniziale, ha attirato diverse critiche.
Stephen A. Smith attacca Irving e i Nets
Chi non ha mai risparmiato pareri reboanti è Stephen A. Smith. L’opinionista ESPN è notoriamente poco allineato. Sebbene in parte “ schiavo” del personaggio tv creatosi, Smith non si è risparmiato su caso Irving e relativa gestione dei Nets. Di seguito un estratto del suo intervento:
“Qui stiamo parlando di Kyrie [Irving]. Se stessimo parlando di Steph Curry, Kevin Durant, James Harden, Russell Westbrook, LeBron James, singoli che hanno mostrato impegno nel fare il proprio lavoro, i termini della discussione sarebbero differenti. […] Kyrie Irving è uno che trova ogni scusa buona alla luce del sole per non presentarsi al lavoro. Signore e signori, Kyrie Irving è in NBA da dieci anni, in quattro di questi ha giocato più di 60 partite. Ogni anno c’è una scusa: alti e bassi emotivi, pensieri per la testa. Si è presentato a inizio stagione dicendo di non avere tempo per i media, poco autentici. È sempre colpa degli altri.”
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