La notte di Dallas è stata colma di emozioni e ricordi per i fan dei Mavericks. All’American Airlines Center è infatti arrivato il momento della celebrazione ‘definitiva’ di Dirk Nowitzki, il più grande giocatore della storia della franchigia, di cui è stato ritirato l’iconico n°41.
Una celebrazione per cui il tedesco ha ringraziato, con affetto, tutti gli elementi fondamentali per la sua incredibile carriera, riconoscendo in Dallas il posto migliore per sé stesso. Un amore incondizionato ricambiato anche da parte della stessa franchigia, come ha raccontato il patron Mark Cuban, al centro del parquet:
“Voglio che tutti vedano la tua grandezza per sempre, Dirk. Quindi il tuo nome sarà sul campo. E anche se non volevi, lo sarà pure la tua silhouette. E una cosa che faremo per far vedere la tua grandezza a tutti i futuri giocatori dei Mavs e ai nostri tifosi, sarà quella di innalzare al tetto il tuo numero”
“Ma non sarà solo questo, Dirk, perché voglio che tutti vedano di più di te e perché ti ho fatto una promessa. Ora la manterrò”
A questo punto Cuban ha svelato una statua di Nowitzki, nell’atto di eseguire il suo leggendario tiro cadendo all’indietro. Un omaggio per il più grande giocatore della storia della franchigia, che sarà esposto all’esterno del palazzetto.
Quando Jason Kidd ha preso parola, i tanti tifosi Mavs hanno sperato per un secondo che le parole del coach di Dallas, chiaramente ironiche, potessero diventare realtà. Kidd ha infatti detto:
“Stiamo facendo un sacco di 10-day contract, vuoi tornare?”
Una battuta in riferimento alle tante assenze che le squadre stanno affrontando e che nel palazzetto di Dallas, già stracarico di emozioni, è servita a rendere ancora più serena una delle serate più memorabili degli ultimi anni.
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