San Antonio Spurs 99 – 97 Boston Celtics
Festa doppia in casa Spurs, con i texani che di ritorno dalla trasferta di Boston possono sorridere per il successo strappato al TD Garden e per la gara numero 2000 del proprio allenatore sulla stessa panchina Nba, autentico primato della lega.
A proposito di gare, quella che va in scena a Boston si rivela ben presto divertente ed equilibrata, con un testa a testa tra le due formazioni che dalla palla a 2 proseguirà fino alla sirena finale, confermando il verdetto del primo tempo (+2 Spurs, 58-56).
A cambiare le sorti del match a 20 secondi dalla fine poteva essere Marcus Smart, ma il suo floater a una mano dalla linea di fondo non trova la via del canestro, condannando i suoi alla sconfitta. 22 punti, 12 assist e 9 rimbalzi per Dejounte Murray, 30 punti dall’altra parte per Jaylen Brown.
Philadelphia 76ers 116 – 106 Orlando Magic
Quinta vittoria di fila per i ragazzi di coach Rivers, che in quel di Orlando non hanno troppe difficoltà nel superare la concorrenza dei padroni di casa.
Tuttavia, il tasso tecnico superiore di Philly ci mette un po’ ad emergere, con gli ospiti bloccati sul +3 a fine primo tempo (62-59) e i Magic a opporre una strenua resistenza, definitivamente crollata a 2 minuti dalla fine. Embiid – 31 punti per lui, miglior realizzatore del match – commette fallo su Wendell Carter Jr, ma l’ex Bulls fallisce i due liberi a sua disposizione, lo stesso Embiid stoppa Anthony e due jumper di Curry chiudono di fatto la gara.
Atlanta Hawks 108 – 102 Sacramento Kings
Il gran finale targato Kevin Huerter – autore di 5 dei suoi 25 punti complessivi negli ultimi 38 secondi di gara – vale il successo esterno dei rimaneggiati Hawks, che pur giocando solo in 8 riescono a strappare la vittoria in casa dei Kings.
Sul parquet del Golden 1 Center sono proprio gli ospiti a partire con il piglio giusto, guadagnando 9 punti di vantaggio al termine del primo quarto che reggeranno almeno fino al break di metà gara (54-45).
Con i suoi 30 punti De’Aaron Fox prova più volte a suonare la carica e nel terzo periodo i Kings riescono anche a recuperare un po’ di margine sulla concorrenza riportandosi sul -3, ma nel finale è la verve di Huerter a fare la differenza tra le due formazioni.