Golden State Warriors 96 – 101 New Orleans Pelicans
La grande sorpresa della notte arriva dal parquet dello Smoothie King Center, dove i Warriors incassano la seconda sconfitta consecutiva per mano dei ben meno quotati Pelicans.
Complici le assenze dei vari Curry, Thompson e Green, gli ospiti non riescono a difendere i 6 punti di vantaggio accumulati al termine del primo quarto (22-16), finendo per subire il sorpasso già a fine primo tempo (46-47) per poi finire addirittura sotto di 10 punti a un minuto e mezzo dalla fine (94-84).
La gara però ha ancora qualche sorpresa da riservare, con i Warriors che tornano improvvisamente in partita con i due canestri di Poole e il layup di Kuminga che valgono il 91-94 a 51 secondi dalla fine.
Da lì in poi, però, i Pelicans convertono 7 degli 8 liberi a loro disposizione, mettendo in cassaforte il successo grazie alla freddezza di Ingram, autore di 32 punti.
Los Angeles Clippers 89 – 106 Phoenix Suns
Tutto secondo i piani per i ragazzi di coach Williams, che tra le mura amiche del Footprint Center superano agevolmente la concorrenza dei Clippers grazie alla tripla doppia messa a referto dall’eterno – nonché grande ex – Chris Paul, autore di 14 punti, 13 rimbalzi e 10 assist.
Dopo un iniziale equilibrio (20-21 al termine del primo quarto), i padroni di casa arrivano al break di metà gara con dalla loro un’abbondante doppia cifra di vantaggio (40-56) che consente loro di impostare il pilota automatico per il prosieguo del match.
Guai però a cantare vittoria troppo presto, anche perché i Clippers nel terzo periodo riescono a rosicchiare 7 punti e a riaffacciarsi al match, ma per loro fortuna i Suns possono contare su un CP3 decisivo nei momenti clou della gara: 5 assist e qualche tripla messa a segno nell’ultimo quarto bastano e avanzano per rispedire a casa i “suoi” Clippers a mani vuote, nonostante i 26 punti e 8 assist di Marcus Morris.