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NBA, Durant su Irving: “Vaccino? Non lo forzerò”

Nonostante il debutto stagionale per i Brooklyn Nets, Kyrie Irving è stato costretto a rinunciare alla partita interna al Barclays Center di venerdì. Nella città di New York vigono infatti i regolamenti che impediscono a chiunque non sia vaccinato di partecipare ad eventi sportivi e non all’interno di ambienti chiusi. Ergo per cui la point guard non potrà presenziare nemmeno al prossimo match contro San Antonio, previsto per questa notte.

La sua presenza avrebbe certamente aiutato nella sfida interna contro i Milwaukee Bucks persa 121-109, in cui Kevin Durant e compagni hanno rivissuto la serie consumatasi l’anno scorso in occasione del secondo turno dei Playoff. Lo stesso Durant, interrogato sul topic Irving, ha detto la sua una volta per tutte:

“Gli ho detto quanto lui sia importante per noi, quanto io per primo voglio che lui giochi ogni partita. Ma non sarò io a forzarlo a farsi vaccinare, non è compito mio. 

Abbiamo avuto una conversazione sul fatto che lo vogliamo al centro della squadra, sulla possibilità che possa essere sempre vicino alla squadra, ma non c’è stato altro. Qualsiasi decisione prenderà, sarà solo sua. A noi spetta solo essere professionali e continuare a fare il nostro lavoro”

Irving a mezzo servizio: cosa significa per i Nets?

Se la decisione di Kyrie Irving riguardo la sua situazione vaccinale non dovesse cambiare o se a cambiare non dovessero essere nemmeno le norme vigenti, questo significa che i Nets si ritroverebbero un giocatore part-time.

Come detto, la città di New York (così come l’intero Canada) non permette a persone non vaccinate di poter partecipare ad aventi al chiuso. Questo significa che Irving non potrà disputare 24 delle restanti 45 gare di regular season. Scomodissimo sarebbe poi uno scenario Playoff in cui i Nets si trovassero ad affrontare una (o entrambe su più turni) tra Toronto Raptors e New York Knicks. In quel caso, per Kyrie la possibilità di giocare sarebbe nulla.

Durant continua:

“Non gli ho mai chiesto spiegazioni. Non è il mio ruolo. Sono pronto a tutto, questa è la mia mentalità, qualsiasi cosa arrivi. Sarò pronto a supportare la squadra e a fare ciò che mi verrà chiesto.

La situazione è molto strana, chissà cosa succederà. Molto di queste cose non riesco a seguirle, la questione Covid è stata caotica in questi ultimi anni. Per quanto mi riguarda, devo restare concentrato su me stesso. Kyrie prenderà una decisione quando si sentirà pronto, ne sono sicuro”

 

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Pubblicato da
Gabriele Gramantieri

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