E’ tutto fatto per il ritorno di Klay Thompson sui parquet NBA, a più di due anni dall’ultima occasione.
Il giocatore dei Golden State Warriors infatti non partecipa ad una gara ufficiale da 31 mesi, quando in occasione di gara 6 delle NBA Finals 2019 si ruppe il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Un infortunio terribile, a cui seguì anche la rottura del tendine d’Achille a poche settimane dal possibile rientro.
Ora però lo staff medico Warriors ha dato il via libera al suo utilizzo ed il ritorno in campo tanto atteso ha finalmente una data.
Klay Thompson e gli SplashBros, Golden State fa più paura che mai
Il debutto stagionale di Klay Thompson avverrà stanotte (domenica 9), quando gli Warriors ospiteranno nel nuovo Chase Center i Cleveland Cavaliers. Nuovo soprattutto per lo stesso Klay, lui che le ultime partite per la franchigia della Baia le disputò nell’iconica Oracle Arena.
Il suo rientro è provvidenziale più che mai per Golden State aspirante al titolo, capace senza di lui di dominare la Western Conference: primo posto nella lega per punti concessi e primo posto per defensive rating, due dati che combaciano perfettamente con le caratteristiche che Klay porta sul tavolo. La sua pericolosità dall’arco (41% abbondante per lui in carriera) sarà tutta da testare, ma potrà dare all’attacco Warriors alternative e possibilità differenti per liberare il pitturato per le scorribande di Curry e compagni. Anche nella metà campo difensiva la tenuta dello specialista è ovviamente un punto interrogativo, ma il team sembra ben oliato ed col tempo Thompson potrà tornare ad essere uno dei difensori più notevoli della lega.
Con un record di 29-9 ed il rientro di Klay, questi Warriors fanno ancora più paura.
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