Gli Utah Jazz inanellano la terza sconfitta consecutiva e l’ultima contro i Detroit Pistons fa veramente male. La franchigia di Salt Lake City parte bene nel primo quarto, staccandosi di 14 lunghezze. Ma poi crolla brutalmente nel terzo quarto con 40 punti subiti e solo 23 segnati. A fine gara, Donovan Mitchell non è riuscito a contenere la sua delusione.
La franchigia resta saldamente al terzo posto della Western Conference e, anzi, ha ben chiare nel mirino le prime due della classifica: Warriors e Suns. Ma il numero 45 ha commentato con queste parole la sconfitta:
“Ci stiamo prendendo in giro se diciamo di voler vincere il titolo, dopo notti come questa.”
Poche parole, che però risuonano forte e chiaro. Con queste prestazioni e con queste sconfitte non si va da nessuna parte. Ma in tanti restano fermamente convinte del fatto che i Jazz siano una contender per il titolo, come il coach degli Warriors Steve Kerr:
“Penso che i Jazz siano trascurati da molti, solo perché non hanno sfondato. Anche Phoenix era trascurata lo scorso anno. Molte persone non avrebbero scommesso sul successo dei Suns e loro sono andati alle Finals. Credo molto in Utah e nella loro capacità di fare stoppate con Gobert che protegge il ferro. Offensivamente poi, si esibiscono come dei pazzi.”
Coach Kerr trama sicuramente giochetti di pressione, ma in fondo resta un estimatore degli Utah Jazz. Il successo della franchigia passa dai giocatori più importanti, tra cui lo stesso Donovan Mitchell.
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