Un inciampo, quello contro i Milwaukee Bucks, da cui Golden State saprà trarre la giusta lezione. L’impressione è questa, almeno stando a sentire Steph Curry in conferenza stampa al termine della partita.
Warriors, partenza falsa, Curry mette ordine
Il #30 ha chiaro il tasto dolente di serata:
“Ci sono cose su cui lavorare, è chiaro, ma non siamo in una situazione in cui non sappiamo cosa fare. Milwaukee ora ha acquisito un DNA vincente e mette pressione con il gioco in area e lo spacing in campo. Siamo partiti malissimo, non ha funzionato nulla. Loro hanno mostrato più fame nel modo di giocare per un quarto e mezzo. In difesa a tratti ci sono stati segni di vita ma a inizio stagione abbiamo posto il metro di paragone con un’asticella molto in alto e dobbiamo tornare a quei livelli. Siamo noi contro noi stessi, nel confronto. Quest’anno abbiamo perso contro ottime squadre, ne abbiamo battute altrettante di spessore, siamo stati asfaltati in un paio di occasioni: una stagione da 82 partite è così. Il problema si presenta quando ci sono aspetti che ritornano da correggere sera dopo sera. […] Che ci manchi Draymond [ Green] è dir poco. Vogliamo raddrizzare la nave il prima possibile, ma niente panico.”
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