San Antonio Spurs 134 – 104 Houston Rockets
Partiamo dal largo successo esterno dei ragazzi di coach Popovich, che al Toyota Center hanno vita decisamente agevole al cospetto dei padroni di casa dei Rockets.
Il derby texano scivola via meno combattuto del previsto, con gli ospiti che al termine del primo quarto possono già contare sulla doppia cifra di vantaggio (34-23) per poi incrementare il gap con il passare dei minuti, con tanto di season-high in termini di punti realizzati nel pitturato (82).
La risposta di Houston è affidata al solo Kevin Porter Jr, che con i suoi 16 punti non riesce a tenere a bada il più ispirato Dejounte Murray – 19 punti e 10 assist per lui – e un Jakob Poeltl autore di 18 punti e 9 rimbalzi.
Denver Nuggets 110 – 105 Detroit Pistons
Altro successo esterno, ma questa volta di misura, per i Nuggets di coach Malone, che sul parquet di Detroit hanno la meglio sui Pistons al termine di una gara molto più combattuta del previsto.
Il segreto della vittoria di Denver, come al solito, sta tutto nei 28 punti, 21 rimbalzi e 9 assist targati Nikola Jokic, che sale in cattedra già dai primi minuti di gioco contribuendo attivamente ai 10 punti di vantaggio con cui gli ospiti rientrano negli spogliatoi a fine primo tempo (69-59).
I tanti palloni persi da Jokic e compagni danno però un briciolo di speranza ai Pistons, che guidati da un Cade Cunningham da 34 punti, 8 rimbalzi e 8 assist provano a rifarsi sotto nel finale, senza però riuscire a piazzare il colpo del sorpasso.
New Orleans Pelicans 107 – 117 Philadelphia 76ers
Le assenze pesanti e il tasso tecnico differente impediscono ai Pelicans di contendere fino in fondo il successo ai padroni di casa tra le mura del Wells Fargo Center di Philadelphia, dove un Joel Embiid in formato MVP – 42 punti e 14 rimbalzi per lui – fa il bello e il cattivo tempo sotto le plance trascinando i suoi alla vittoria numero 28 in stagione.
In apertura, però, sono gli ospiti a fare la voce grossa, guadagnando 4 punti di margine al termine del primo e del secondo quarto e chiudendo il primo tempo sul 58-50.
Tuttavia, al ritorno sul parquet Philly cambia improvvisamente passo lasciando al palo gli avversari, con il solo Alexander-Walker – 31 punti per lui nella notte – a tenere vanamente vive le speranze dei suoi.