I Boston Celtics sono reduci dalla sconfitta per 92-108 contro gli Atlanta Hawks. Dopo una serie positiva di vittorie, questo si tratta di un brutto colpo d’arresto per la franchigia del Massachusetts, che non riesce ancora a trovare la giusta continuità in questa stagione. Attualmente i Celtics occupano l’ottavo posto della Eastern Conference con un record di 25-25.
Uno dei capri espiatori di questo momento di difficoltà è sicuramente Marcus Smart. Il giocatore è accusato di non essere all’altezza dei suoi compagni di squadra Jayson Tatum e Jaylen Brown e di non essere un vero playmaker. A questo proposito, ecco come si è espresso il diretto interessato:
“Molte persone mi accusano di non essere un vero playmaker. Tutto ciò mi fa ridere, in quanto sin dall’high school ho sempre fatto il play, conducendo la mia squadra alla conquista di due titoli statali. È assurdo dover ascoltare certe falsità nei miei confronti.”
Smart viaggia a medie di 11.4 punti, 5.3 assist e 4.0 rimbalzi a partita. Queste cifre sono sicuramente inferiori rispetto a quelle messe a segno da altri playmaker della lega. Tuttavia, non bisogna limitarsi all’impatto offensivo del giocatore, ma alla caparbietà e alla tenacia sempre mostrate durante i possessi difensivi.
Anche coach Ime Udoka ha difeso il suo giocatore:
“Ha sempre giocato bene sin dall’inizio della stagione. Quando abbiamo dovuto fare a meno di lui, la sua assenza si è fatta sentire. È sempre in grado di rimanere concentrato per tutto il corso della partita e anche se non è un realizzatore, il suo contributo difensivo è fondamentale per la squadra.”
Staremo a vedere se Smart riuscirà a far ricredere gli scettici nella prossima partita dei Celtics in programma questa notte contro i New Orleans Pelicans.
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