Dal 1984, anno della sua introduzione nel programma dell’All-Star Saturday, non era mai successo che lo Slam Dunk Contest NBA vedesse scontrarsi solo tre contendenti, peraltro alla prima partecipazione in assoluto. Va però ricordato che la scorsa edizione, segnata dalla contingenza pandemica, aveva ridisegnato il programma: alla Gara delle Schiacciate era stato riservato uno slot a cavallo tra i due tempi dell’All-Star Game domenicale.
Negli ultimi anni, le assenze per rinuncia (citiamo tra gli altri Anthony Edwards) fanno più rumore dei presenti. Tuttavia, è ancora possibile invertire la tendenza. In attesa di conoscere il nome dei partecipanti che affiancheranno Cole Anthony – già confermato – completiamo il quadro con una rosa di nomi che vorremmo vedere in competizione.
Andrew Wiggins
“Io [allo Slam Dunk Contest]? Nah, ho perso, non ci riproverò. Forse un giorno […]. Fui sconfitto ai tempi della high-school quando pensavo di essermi meritato la vittoria, quindi [non ci penso]”. A proposito di rifiuti (quasi) categorici, così parlava Andrew Wiggins ai microfoni di Ramona Shelburne di ESPN nel 2016. Peccato, troppo fresca, ai tempi, la ferita per la sconfitta nella Gara delle Schiacciate del McDonald’s All-American Game 2013. A Toronto, sua città Natale, Wiggins avrebbe sicuramente ben figurato, in un’edizione passata alla storia per il duello tra l’allora compagno di squadra LaVine – poi vincitore – e Aaron Gordon. Il sabato di Cleveland, antipasto di un esordio All-Star da titolare, potrebbe essere l’occasione per una rivincita? In fondo c’è sempre una prima volta.
Miles Bridges
Nella stagione della consacrazione, che lo vede in corsa per il premio di Most Improved Player NBA, Miles Bridges potrebbe regalare spettacolo a tre anni dalla performance ‘casalinga’ in quel di Charlotte. Il trancio di pizza addentato in allenamento nel 2019 aggiungeva al tutto un qual certo stile e se dovessimo indicare un nome tra i favoriti il suo sarebbe sicuramente in cima alla lista. D’altronde rientra nel nostro pronostico silente da tempi non sospetti e saremmo ben felici di vederlo vincitore.
John Collins /Onyeka Okongwu
Guidati dal leitmotiv rivalsa, restiamo sull’edizione 2019 e citiamo John Collins, che tre anni fa non prese proprio benissimo l’esito della gara (eufemismo). Il ricordo è di certo nella sua mente, tant’è che a precisa domanda su una possibile partecipazione alla sfida il giocatore degli Hawks ha risposto con una battuta evasiva. “Quest’anno si gioca a Cleveland? Uhm, non so sai, chiedimelo più in là. Vedremo.”
Non si può dire che l’Ohio l’abbia conquistato. In alternativa Atlanta può giocare la carta Onyeka Okongwu. Sono quattro le vittorie Hawks allo Slam Dunk Contest: nessuna squadra ha fatto meglio. Uno stimolo non indifferente.
Anfernee Simons
Chiudiamo la rapida carrellata con il Campione in carica, che certo non ha invaso le copertine, ma si è guadagnato la possibilità di provare a difendere il titolo conquistato lo scorso anno alla State Farm Arena. Le credenziali per far bene non mancano.
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