Curiosità

8 colpi da ricordare nella storia della NBA Trade Deadline

 

Thabo Sefolosha agli Oklahoma City Thunder (2009)

Esploriamo ora il lato romantico del mercato NBA concentrandoci su una trade magari meno appariscente ma di grande significato. Thabo Sefolosha passa da Chicago a Oklahoma City il 19 febbraio 2009 in cambio di una prima scelta, con l’aggiunta delle proverbiali cash considerations. Mancano alcuni mesi alla scelta Draft Thunder spesa per  James Harden, ma è subito chiaro che l’innesto dello svizzero può fare la differenza, a maggior ragione in un roster già strutturato attorno alla pericolosità offensiva di Kevin Durant e Russell Westbrook. Sam Presti lo presenta come “un altro giocatore di difesa perimetrale che può crescere con noi”. Previsione azzeccata: 2º quintetto difensivo NBA nel 2010 e apice della carriera raggiunto con la partecipazione alle NBA Finals 2012. Vedendo la trade dal lato Bulls  la prima scelta ricavata si tramuta presto in Taj Gibson, da sempre uno dei fedelissimi di coach Thibodeau. Tutti felici e contenti, dunque.

Marc Gasol ai Toronto Raptors (2019)

Storia recente, storia vincente. Il passaggio di un veterano come Marc Gasol da Memphis in Canada in un 3×1, quasi sul gong per il mercato 2019, fa davvero la differenza in positivo per Toronto. La squadra guidata in panchina da un esordiente Nick Nurse da Sergio Scariolo vince il primo titolo NBA della sua storia.

Markelle Fultz agli Orlando Magic (2019)

Ancora 2019, una Deadline movimentata su più fronti. Per quanto prematuro o ingeneroso possa sembrare, si può dire che la scommessa dei Magic su Markelle Fultz, ex prima scelta assoluta, non ha  fin qui rispettato le attese. Determinanti, non va dimenticato, i molteplici infortuni che hanno scandito la sua carriera. Se si pensa che i 76ers hanno conservato la pick ottenuta nello scambio nonostante fosse protetta 1-20, per Orlando la beffa è duplice. Chi è arrivato in Pennsylvania con quella scelta? Tyrese Maxey, 21ª chiamata al Draft 2020.

 

Andrew Wiggins ai Golden State Warriors (2020)

“È stato forse uno dei nostri movimenti di mercato più riusciti, forse il migliore mai fatto e uno dei migliori che io ricordi. Un Killer deal, non saprei come dirlo meglio”. Parole e musica di Joe Lacob intervenuto nel novembre scorso in una puntata del podcast curato da Tim Kawakami di The Athletic. La arrivata da Minnie, pur protetta, è rimasta a Golden State diventando un investimento su Jonatan Kumingaun investimento su Jonatan Kuminga; Andrew Wiggins sta vivendo la prima stagione All-Star. Aggiungere qualcosa sembra superfluo.

Nikola Vucevic ai Chicago Bulls (2021)

Chiudiamo la carrellata con uno degli scambi più ramificati di sempre alla Trade Deadline. Non è certo il momento per valutazioni sommarie e sentenze, ma l’operazione merita di essere citata. La mossa  dei Magic a metà stagione, visti i numeri del centro, ha un solo precedente negli ultimi 40 anni di NBA.

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Nicolò Basso

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