Sul piano sportivo equlibrio competitivo è la prima preoccupazione del commissioner NBA Adam Silver. Un’intervista andata in onda nella giornata di mercoledì, nel corso della trasmissione Get Up su ESPN, ha rimesso al centro del dibattito il tema della vaccinazione per i giocatori.
Adam Silver ipotizza modifica normativa, non cambia idea sul caso Irving
La posizione del dirigente è chiara, ma non mancano alcune perplessità sulla gestione della campagna di profilassi a livello statale e locale. In primo piano la tanto discussa legge in vigore a New York City:
“NBA vuole che tutti i giocatori siano vaccinati con terza dose, ma l’associazione giocatori non era disposta a discutere un obbligo. La stranezza [di certe normative locali], per quanto mi riguarda, è che l’obbligo si applica solo ai giocatori di casa. Se in definitiva lo scopo è proteggere chi è nell’arena, per me non ha senso che un giocatore della squadra ospite non vaccinato possa giocare al Barclays [Center], ma che a un atleta di casa non sia permesso. […] Per come la vedo io le persone dovrebbero vaccinarsi, ma immagino uno scenario in cui il nuovo sindaco [Eric Adams ndr] opterà per una modifica in corsa dichiarando non più in vigore l’obbligo vaccinale.”
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