Duncan Robinson si è guadagnato la fama di tiratore letale da dietro l’arco. Il giocatore degli Heat è stato uno degli elementi fondamentali della cavalcata dei ragazzi di coach Spoelstra alle Finals di due anni fa, quelle della bolla di Orlando. Il suo apporto è rimasto ancora fondamentale, tanto che Miami ha rifiutato più volte di inserirlo in eventuali trade, come quella che avrebbe potuto portare Harden in Florida.
Robinson sta decisamente ripagando la fiducia, una tripla dopo l’altra. E a suon di record. L’ultimo primato è arrivato questa notte, con una tripla (più fallo aggiuntivo) nella vittoria contro gli Charlotte Hornets al secondo overtime. Robinson è diventato il giocatore più veloce di sempre – ossia con meno partite necessarie – a toccare quota 700 triple segnate.
Se Robinson è riuscito a raggiungere questo record, probabilmente gran parte del merito è proprio da dare a Curry e alla rivoluzione al gioco che ha apportato. Prima di lui, infatti, difficilmente qualche squadra avrebbe dato un’opportunità a un giocatore con le caratteristiche di Robinson. Ora, invece, è uno dei pezzi chiave degli Heat.
Curry non ha potuto probabilmente aggiungere questo record (alla sua enorme lista) proprio per questo motivo: all’inizio della sua carriera non c’era un “Curry” che aveva dato questa importanza al tiro da 3 punti. È stato lui stesso a dare inizio a questa rivoluzione.
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