Senza nulla togliere al successo di Obi Toppin, già finalista lo scorso anno, è innegabile che l’edizione 2022 dello Slam Dunk Contest all’All-Star Saturday NBA abbia faticato ad accendere interesse. Troppi errori, pochi elementi esterni davvero innovativi e una sensazione di dejà vu dopo oltre trent’anni di schiacciate hanno fatto il resto.
Stephen A. Smith boccia lo Slam Dunk Contest su tutta la linea
Stephen A. Smith, fin troppo noto per le classiche esagerazioni, è andato a briglia sciolta nel corso della trasmissione First Take su ESPN. Il contorno del suo intervento, tra smorfie degli astanti e risatine solo trattenute o sguaiate, lascia la sensazione di un copione già sperimentato. Ciò detto, l’attacco frontale alla formula di gara è parso tutto sommato convinto:
“È stato il peggior Slam Dunk Contest nella storia della pallacanestro. Si è trattato di un’atrocità nazionale, orribile, qualcuno deve dirlo e lo faccio io. Ora, sono felice che un giocatore dei Knicks abbia vinto qualcosa, ne abbiamo uno, ma è stato [uno spettacolo] così pessimo, così pessimo, che ho pensato fosse uno dei rari momenti in cui dovremmo nascondere il trofeo. Siamo giunti a quel punto. Vorrei dire – ad Adam Silver, a Mark Tatum, a Tim Frank e a tutti quelli che conosco negli uffici NBA – di aspettarsi una chiamata da me questa settimana perchè sono serio. Non vi rimprovero se ridete, ma sono serio. Non possiamo permetterci di mandare in onda un simile orrore nel sabato sera dell’All-Star Weekend. Un imbarazzo nazionale. […] Sei Toscano-Anderson, quando diavolo hai schiacciato in quel modo prima d’ora? Non lo fai in allenamento, come puoi pensare di replicarlo allo Slam Dunk Contest!? Cole Anthony e Jalen Green? Non li sto criticando come giocatori, ma se sei Cole Anthony non sei uno schiacciatore. Vai a schiacciare e per che cavolo di motivo ti metti un paio di Timberland? Stiamo scherzando?”
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