Da Philadelphia a Brooklyn, ma sempre da compagni di squadra: Seth Curry e Ben Simmons hanno fatto lo stesso percorso nell’ambito della trade più importante di quest’anno. Quella che, di fatto, ha dissolto i Big 3 dei Nets e ha, soprattutto, risolto una volta per tutte la questione Simmons-Sixers.
La telenovela tra le parti durava dalla scorsa offseason ed era difficile immaginare uno scenario che potesse tradursi in qualcosa di diverso da uno scambio. Alla fine Phila è riuscita ad ottenere quello che davvero voleva: una stella in cambio del proprio giocatore. Con Harden definitivamente ai Sixers, per Simmons adesso è tempo di buttarsi nella sua nuova avventura dopo mesi di stop forzato. E a descrivere questi mesi ci ha pensato proprio Seth Curry:
“Il business è business. Fin dal primo giorno della sua assenza, quando mi veniva chiesto che se Ben avrebbe dovuto scusarsi, io rispondevo che capivo il business e che non aveva bisogno di scusarsi. So che una volta sceso in campo avrebbe fatto il suo dovere. Stava semplicemente facendo quello che era meglio per lui dal punto di vista personale e professionale”
“La squadra [Phila] ha fatto lo stesso, con la trade e tutto il resto, quindi lo capisco, non la prendo sul personale. Quando siamo in campo siamo compagni di squadra, è tutto a posto. E dipendiamo l’uno dall’altro per ottenere risultati. Personalmente non mi ha fatto nulla di negativo”
Ma come potrà adattarsi ad una squadra che punta al titolo un giocatore che non scende in campo dagli scorsi Playoff?
“Sta bene, sta recuperando fisicamente. Sta insieme ai compagni di squadra, è ottimista e positivo. Anche mentalmente sembra molto meglio di qualche mese fa. Non vedo l’ora di rivederlo in campo a fare ciò che è in grado di fare”
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