È il nuovo arrivato dalla Trade Deadline NBA di un paio di settimane fa, eppure Spencer Dinwiddie sembra ai Dallas Mavericks da molto più tempo. Le vittorie accelerano il processo di apprendimento e facilitano l’abitudine al nuovo contesto, ma l’impatto in queste prime quattro uscite è notevole. Contro gli Warriors 24 punti a referto (10-14 al tiro) con quattro rimbalzi e cinque assist.
Spencer Dinwiddie protagonista della rimonta sugli Warriors
Dallas ha rimesso in piedi una partita che sembrava ormai sfuggita di mano, sul -21 con un quarto e spiccioli da giocare. A un certo punto, la squadra ha fatto click, trovando il punto di svolta. Ecco le dichiarazioni di Dinwiddie al termine della sfida:
“L’essere tornati sotto la doppia cifra di svantaggio ha fatto una grossa differenza. Sul piano psicologico, quando vedi 9 al posto di 13 sei consapevole del fatto che sono solo quattro punti ma sai di trovarti a un paio di canestri dagli avversari e ti senti in partita. La visione di gioco, per la posizione che occupo in campo, è qualcosa di naturale. Se però parliamo di adattamento al sistema di Dallas, dove Luka [Doncic] e JB [Jalen Brunson] giocano da portatori di palla, rispettivamente primario e secondario, il merito va a loro due e a coach Kidd, che ha semplificato le cose. Nella metà campo difensiva, poi, il loro sistema è rodato e si fonda su grande comunicazione.”
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