Curiosità

NBA, il clamoroso saliscendi dei Brooklyn Nets ha un solo precedente

Partiti in autunno con la concreta idea di trasformare la presente stagione NBA in una travolgente e gloriosa cavalcata iridata, i Brooklyn Nets si apprestano ora ad entrare nell’ultimo mese abbondante di stagione regolare sferzati dalle evidenti ferite di un cammino che ha disatteso ogni ipotesi di schiacciante dominio.

I Nets hanno potuto schierare solamente in sedici occasioni Durant, Harden e Irving contemporaneamente in campo, vincendo tredici volte. Il modestissimo rendimento statistico e l’evidente calo di condizione del Barba, uniti alla possibilità di impiegare Irving solamente in trasferta per scelte vaccinali ed alla crudele accettazione dei reiterati problemi fisici di Durant (assente praticamente per gli interi mesi di gennaio e febbraio), hanno vastamente condizionato in negativo i risultati della squadra.

La franchigia newyorkese occupa momentaneamente il nono posto nella Eastern Conference con un record negativo di 32-33 e, dopo aver perso sette delle ultime dieci partite disputate (di cui le ultime quattro consecutivamente), deve guardarsi urgentemente le spalle, complice anche la leggera ripresa di Atlanta e Washington, se vuole quantomeno ambire ad una sicura qualificazione al Play-in.

Nets su e giù

Considerando i settantacinque anni di storia NBA, i Brooklyn Nets 2021-2022 sono la seconda compagine di sempre ad aver iniziato una stagione andando sopra il 50% di vittorie di ben 14 vittorie (23-9), salvo poi precipitare al punto tale da registrare, nel corso della medesima regular season, uno storico negativo in cui il numero di sconfitte supera quello delle vittorie. Tale crollo fu accusato anche dagli Utah Jazz della stagione 2010-2011, i quali, dopo aver toccato il record di 27-13 in apertura dei giochi, terminarono la regular season con 39 vittorie e 43 sconfitte, accusando drasticamente il ritiro di coach Jerry Sloan a febbraio.

Pur avendo recuperato finalmente KD, Brooklyn deve ancora decifrare le reali condizioni di salute di Ben Simmons, giunto al Barclays Center lo scorso 10 febbraio nel dominio dell’operazione che ha condotto Harden a Phialdelphia. Qualora l’australiano fosse in grado di scrollarsi sin da subito la patina di inattività che fisiologicamente grava sulle sue spalle, allora i Nets potrebbero ancora tentare di rincorrere un piazzamento dignitoso in ottica Playoff, evitando il play-in e provando così ad investire ogni carta rimasta a disposizione direttamente in postseason.

 

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Pubblicato da
Alessandro Valz

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