Vittoria importantissima quella nella notte NBA per i Golden State Warriors. La banda di Steve Kerr supera agilmente 97-112 i Los Angeles Clippers e interrompe una striscia di 5 risultati negativi di fila, mantenendosi a solo 0.5 partite dai Memphis Grizzlies, ora al secondo posto ad Ovest. Partita da incorniciare per Steph Curry che, nonostante una prestazione offensiva sotto al par (15 punti col 41% dal campo) raggiunge un traguardo storico.
Con una scippata da veterano ai danni di Amir Coffey, Steph ha toccato le 1,361 palle rubate in carriera superando così Chris Mullin per il record di franchigia. Nessuno meglio di lui nella storia dei Golden State Warriors, testimonianza del fatto che negli anni il #30 è diventato una garanzia anche nella metà campo difensiva.
Steve Kerr commenta il record di Steph Curry
Un impressionato quanto sorpreso Steve Kerr ai microfoni dei reporter:
“Non sapevo di questa cosa, è davvero un dato impressionante. Steph è un difensore ben migliore di quello che si crede, bisogna dargli credito. E’ intelligente e aggressivo, quando è sulla palla mette un sacco di pressione al marcatore. Credo davvero sia migliorato un sacco da quando sono arrivato qui sette anni fa. Ci vuole forza, mentalità e duro lavoro dietro le quinte. Un altro grande traguardo”
Steph Curry con il record di questa notte diventa il quarto giocatore di sempre a guidare una franchigia NBA in punti segnati, assist, triple, palle rubate e partite disputate. Oltre a lui solo LeBron James (Cavs), Reggie Miller (Pacers) e Mike Conley (Grizzlies).
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