Nonostante la stagione difficile dei Los Angeles Lakers, una delle poche note liete in casa dei californiani è Malik Monk. Il giocatore, arrivato la scorsa estate grazie ad un accordo al minimo salariale da 1.7 milioni di dollari, sta viaggiando con una media di quasi 13 punti ad allacciata di scarpa. Diventato ormai un affidabile scudiero di LeBron James, Monk in estate diventerà nuovamente free agent e dovrà sciogliere ancora una volta le riserve riguardo al proprio futuro. L’agente del giocatore, in una intervista rilasciata ad ESPN, ha comunque voluto lanciare un messaggio tranquillizzante nei confronti dei tifosi losangelini:
“Noi siamo persone molto leali. Non ci dimentichiamo che i Lakers ci hanno chiamato incessantemente quando è cominciata la free agency, e non sono stati in tanti a farlo”.
Mercato NBA, la potenziale offerta Lakers a Monk
Detto questo, sarà difficile credere che Monk possa accettare nuovamente un contratto al minimo salariale. I Lakers, dal canto loro, non possono muoversi più di tanto sul mercato NBA anche perché hanno un cap sostanzialmente intasato e potranno al massimo offrire al giocatore una mid-level exception per le squadre in luxury tax, ossia 6 milioni di dollari.
Secondo quanto aggiunge ESPN, sulla guardia potrebbero piombare diverse altre compagini con spazio salariale o con mid-level exception da 10 milioni di dollari. Due nomi su tutti: quelli di Knicks e Mavericks. Vedremo se i Lakers hanno l’appetibilità giusta per trattenere un giocatore che può tranquillamente chiamare diversi milioni di dollari.
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