Enes Kanter Freedom non riesce a trovare una squadra e, a detta sua, la colpa è della NBA: come racconta l’ex giocatore dei Boston Celtics e Rockets, la lega gli starebbe mettendo i bastoni tra le ruote visto il suo attivismo contro la violazione dei diritti umani in Cina.
Enes Kanter Freedom attacca la lega
Tagliato poco più di un mese fa dai Rockets, Enes Kanter Freedom molto probabilmente concluderà la stagione da svincolato. Secondo il giocatore turco la NBA, visti i rapporti commerciali con la Cina e il suo attivismo contro la politica di Pechino, non gli permette di trovare un accordo con una squadra per non incrinare i rapporti con la potenza economica asiatica:
“Non ci vuole uno scienziato per capire il motivo per il quale ho giocato poco e sono stato tagliato subito, ma ci servono persone con una coscienza che dicano che non è giusto. Invece di sostenermi, il sindacato mi diceva di stare zitto e smettere di parlare delle violazioni dei diritti umani in Cina”
La replica del commissioner NBA Adam Silver
Alle accuse di Enes Kanter Freedom risponde il commissioner NBA Adam Silver che, sempre al New York Times, replica così:
“Durante il nostro incontro abbiamo parlato direttamente delle sue attività in questa stagione, chiarendo che era completamente nel suo diritto parlare di questioni che lo appassionavano. Tante società fanno affari in Cina, perché dunque la NBA dovrebbe essere l’unica società che dovrebbe boicottare Pechino? È molto difficile per la lega fare politica estera.”
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