Più del risultato finale, più ancora della stoppata subìta in quello che di fatto è stato l’ultimo possesso del match, ad amareggiare Joel Embiid è un altro dato sullo svolgimento della partita persa contro i Bucks di Giannis Antetokounmpo.
Embiid analizza la sconfitta contro Milwaukee
I 37 punti avversari nel 4º periodo, +10 nel parziale, rappresentano un campanello d’allarme. Le dichiarazioni a caldo del centro camerunese raccolte da Kyle Neubeck di PhillyVoice:
“La partita è cambiata davvero quando sono andato in panchina. Non penso sia stato fatto un lavoro sufficientemente buono nel complesso tra la fine del terzo e l’inizio del 4º quarto. Il loro miglior giocatore [Giannis Antetokounmpo ndr] ha segnato qualcosa come 17 punti di fila. Non abbiamo fatto ciò che avremmo dovuto. Gli avversari hanno così piazzato il parziale, ridotto lo svantaggio e guadagnato l’inerzia che si e trascinata fino alla fine.”
La gestione del minutaggio nel particolare momento dell’incontro non soddisfa Embiid, che si rammarica per lo spazio lasciato ad Antetokoumpo:
“Cos’è andato storto? Ero in panchina tutto il tempo. Quando in campo, sono sempre stato attento ad arrivare in aiuto [difensivo]. Non abbiamo portato avanti quella strategia, non abbiamo costruito un muro e lui ha goduto di molta libertà per prendere tutti i tiri desiderati. Questo ha cambiato la gara. Forse la prossima volta facciamo corrispondere i minuti di entrambi.”
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