Nei giorni scorsi, è stato pubblicato il libro autobiografico di Charles Oakley intitolato “The Last Enforcer”. La biografia, scritta assieme al giornalista newyorchese Frank Isola, contiene molti riferimenti in merito al rapporto tra lo stesso Oakley e Michael Jordan. I due infatti condivisero il parquet di Chicago per tre stagioni dal 1985 al 1988.
L’autore del libro, scelto dai Bulls al Draft del 1985, venne scambiato con i New York Knicks in cambio di Bill Cartwright dopo sole tre stagioni. A seguito di questa decisione, Jordan rimase molto amareggiato. Infatti era noto che i due fossero ottimi amici. Ecco quanto rivelato dallo stesso Oakley a questo proposito:
“Io e Michael eravamo come fratelli. Durante la mia stagione da rookie andai ad assistere al suo primo All-Star Game. Passavamo il nostro tempo libero assieme, sempre uniti. Vivevamo persino nello stesso quartiere e prima di ogni allenamento passavamo da McDonald a fare colazione.”
L’ex giocatore ha in seguito commentato la leggendaria prestazione da 63 punti contro i Boston Celtics:
“In quella partita raccolsi numerosi rimbalzi e misi a segno diverse stoppate. Boston era una delle squadre più forti della lega a quell’epoca, molto difensiva e difficile da sconfiggere. MJ dimostrò al mondo di che pasta era fatto. Da quel momento in poi non si è più fermato.”
Oakley ha anche rivelato la delusione di Michael in seguito alla sua cessione ai Knicks:
“Era molto triste. Gli ho detto che erano cose che potevano accadere nella carriera di un giocatore e di pensare esclusivamente a diventare il più forte di tutti i tempi. Direi che hai seguito il mio consiglio: infatti ha conquistato ben sei titoli NBA, mentre io zero.”
I due trascorsero assieme la stagione 2002-2003 in maglia Washington Wizards, l’ultima dell’immensa carriera di MJ. A questo punto, non ci resta altro che recarci in libreria ad acquistare il libro.
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