Il cambio di passo necessario per alzare il livello d’intensità rispetto ai ritmi piuttosto blandi e compassati di fine regular season non è affatto scontato, nemmeno per i Golden State Warriors. Il discorso vale a maggior ragione se si considera che i californiani si apprestano ad affrontare il turno inaugurale della postseason dopo un anno d’assenza. Calma e sangue freddo si rivelano elementi imprescindibili per far strada e sulla Baia sembrano aver recepito il messaggio. Lo dimostra il claim Gold Blooded scelto per la campagna Playoff 2022; un gioco di parole sintetico e calzante per l’avversario di fronte al primo round: i Denver Nuggets.
Precedenti stagionali
Il ritorno alla scansione tradizionale del calendario NBA da questa stagione (ottobre-giugno) non cambia la considerazione riguardante incroci di regular season davvero poco indicativi, per una serie di fattori concomitanti. Il caso della serie tra Warriors è Nuggets è in tal senso emblematico. Il parziale sorride a questi ultimi (3-1) ma ciascuno dei quattro incontri ha lasciato diversi punti interrogativi, a partire innanzitutto dalle assenze. Al di là dei lungodegenti Michael Porter Jr. e Jamal Murray, tuttora indisponibili per coach Malone, le due formazioni non si sono mai affrontate al completo. Per citare un dato su tutti: Golden State non ha mai potuto schierare, ad esempio, Draymond Green.
Il primo match tra Warriors e Nuggets risale al 28 dicembre: dopo aver guidato il punteggio fino al +24 a metà gara, Denver s’impose col brivido, complici gli errori da tre punti di Curry e Iguodala nei 60″ finali mal contati. Seconda e terza sfida sono se possibile ancor meno degne di nota. Sulla partita del 16 febbraio pesò la collocazione nella schedule, a ridosso dell’All-Star Game, che si tradusse anche in campo in un’atmosfera oltremodo vacanziera da break imminente. Nella gara disputata una ventina di giorni più tardi, il 7 marzo, riprogrammata causa emergenza contagi, a incidere furono invece le assenze lato Warriors Al già citato Green si aggiunsero infatti Curry, Thompson, Iguodala. Wiggins e Otto Porter Jr.
Per chiudere la rapida rassegna, l’unica vittoria di Golden State coincise a onor del vero con un tour de force di sei impegni in nove giorni per Denver. Arrivati con poche energie, i ragazzi di coach Malone evidenziarono tutte le difficoltà tirando 7-31 di squadra da tre punti. Un tema che non può che riproporsi come chiave tattica all’alba della serie.
Chiavi tattiche/Giocatori da seguire
Inutile girarci troppo attorno: la pericolosità dell’attacco Warriors, non solo ma soprattutto dal perimetro, dipende in buona sostanza dall’eventuale recupero di Stephen Curry, a partire da Gara 1 o a serie in corso. I segnali in proposito sono confortanti ma, come ribadito da Steve Kerr, è prematuro sbilanciarsi. La tendenza generale nei precedenti di stagione, pur con tutti i limiti già evidenziati, ha confermato la capacità Warriors di incidere con la proverbiale strenght in numbers al tiro da tre punti. Considerate le quattro sfide già in archivio il margine medio creato da Golden State rispetto a Denver grazie alla maggiore efficienza da oltre l’arco è nell’ordine dei nove punti.
GOLDEN STATE WARRIORS |
DENVER NUGGETS |
Triple tentate a partita, (% realizzazione) |
Triple tentate a partita (% realizzazione) |
37 (34.5) |
33 (29.5) |
Il tema di accoppiamenti resta centrale, soprattutto in uscita dai blocchi. Golden State schiera infatti a roster i giocatori che occupano i primi posti nella lega per possessi giocati off-screen – Steph Curry, Klay Thompson, Jordan Poole. Denver, settima in NBA per punti concessi in questa situazione di gioco, ha dalla sua la possibilità di mettere in luce invece il vantaggio fisico in area e sotto i tabelloni.
Nikola Jokic pone di fronte a Draymond Green un mismatch di difficile lettura sul piano prettamente fisico specialmente in post-up, dove fa la voce grossa (91.1 percentile). Da questa zona del campo dipende gran parte dello sviluppo offensivo Nuggets, che ha nell’MVP in carica il facilitatore principale. Consapevole di ciò, il #23 Warriors può contare sulla reattività lungo le linee di passaggio di un sistema collaudato che prepara contromisure. La varietà di risposte alle mosse dell’attacco avversario fa di Golden State la seconda difesa NBA in post-up. Gli Warriors evitano l’uno contro uno o il raddoppio sistematico e reagiscono il più delle volte con un Dig riempiendo l’area: un difensore dal gomito sul lato forte e uno lungo la linea di fondo sul lato debole, così da schermare eventuali tagli giocando d’anticipo. Per orientare le scelte difensive di Kerr e staff, i Nuggets devono sperare in un solido contributo lungo l’arco della serie da parte dei tiratori di volta in volta innescati sugli scarichi. Il cosiddetto spot-up, non giocato spesso rispetto alla media della lega (20° dato NBA), è piuttosto redditizio per Denver (4º dato NBA punti per possesso).
In termini di esecuzione, sarà interessante seguire la sfida tattica tra i due allenatori in caso di eventuali finali punto a punto. La qualità dei tiri generati dopo un timeout, da gioco disegnato, potrebbe fare la differenza.
Pronostico
La serie di primo turno contro i Nuggets è per per i Golden State Warriors un anello di congiunzione tra due momenti fondamentali nella storia della franchigia. Oggi tiene a battesimo il Chase Center nei Playoff così come nel 2013 segnò l’esordio in postseason del nucleo vincente formato da Steph Curry, Klay Thompson e Draymond Green. Tuttavia, i minuti giocati in campo assieme dai tre sono appena 11 e in stagione non è detto che il conto possa salire a breve. Con quest’incognita, pur orfana a sua volta di Jamal Murray e Michael Porter Jr., Denver si gioca le sue chance. Ai Playoff si parte da 0-0, ma sulle spalle dei Nuggets pesa un indicativo e poco promettente trend stagionale contro le squadre con un record >50% (20-26, 13 squadre hanno fatto meglio). Nota a margine: in Gara 1 assente Campazzo per squalifica.
Golden State Warriors (3) vs. Denver Nuggets (6): gli orari italiani della serie
Gara 1: notte tra sabato 16 e domenica 17 aprile, alle 2:30 | Nuggets @ Warriors
Gara 2: notte tra lunedì 18 e martedì 19 aprile, alle 4:00 | Nuggets @ Warriors
Gara 3: notte tra giovedì 21 e venerdì 22 aprile, alle 4:00 | Warriors @ Nuggets
Gara 4: domenica 24 aprile, alle 21:30 | Warriors @ Nuggets
Gara 5: mercoledì 27 aprile, orario da definire | Nuggets @ Warriors
Gara 6: venerdì 29 aprile, orario da definire | Warriors @ Nuggets
Gara 7: domenica 1 maggio, orario da definire | Nuggets @ Warriors