Ricordiamo Ja Morant appoggiato al sostegno del canestro e deluso al termine di Gara 1. Quel fotogramma, ne siamo certi, era ben presente nella sua mente anche questa notte. In Gara 2 il #12 di Memphis ha aggiornato il career-high personale ai Playoff (47 punti). Decisivo peraltro il floater che ha dato ai Grizzlies un possesso pieno di vantaggio sul 104-101. Morant ha segnato gli ultimi 15 punti dei suoi. Ai Playoff, dal 1997-1998 a oggi, c’erano riusciti solo due giocatori: LeBron James e Damian Lillard.
Riscatto Morant: “Sarà una battaglia”
Alcuni passaggi salienti dalla conferenza stampa post-partita:
“Approccio? Fare canestro, questo è in sostanza. Ovviamente adoro vivere questi momenti, amo essere il designato per quel tipo di tiri, con tutta la pressione addosso. Si tratta anche di fare la giocata giusta. [Gli avversari] cercano di tenermi lontano e so che in campo ci sono altri giocatori capaci di realizzare canestri importanti. Ho sentito questa partita come una must-win, vittoria obbligata per noi. Personalmente ero frustrato dopo il layup sbagliato in Gara 1. Dopo la partita avevo scambiato battute amichevoli con Steph Curry, che era venuto da me e Jaren [Jackson] per dirci: ‘Sarà una battaglia, ci divertiremo. Sono stato capace di recapitare il medesimo messaggio usando le stesse parole stasera. Dico sempre che quello contro di lui, un giocatore di quel talento, è il mio accoppiamento preferito. Sì, sarà una battaglia.”
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