Dopo una Gara 3 dove Golden State ha chiuso a 142 punti segnati e con percentuali che hanno un solo precedente ai Playoff (Sixers 2001), è un peccato che il post-partita sia rovinato da sospetti e polemiche per l’infortunio occorso a Ja Morant.
Il tweet di Ja Morant, poi cancellato
Si sapeva che lo sviluppo della serie avrebbe potuto portare a questo, anche dal punto di vista giornalistico. Limitandoci alla cronaca, riportiamo le reazioni lato Warriors all’accaduto, il primo a rammaricarsene è Steph Curry. Il tono delle parole in conferenza stampa del numero #30 può sembrare canzonatorio, quasi scocciato:
“Ho visto la giocata. Mi dispiace che adesso si parli di questo, sapete ovviamente che non vogliamo vedere nessuno infortunato. Non c’è malizia nel gesto di Jordan [Poole], nessun paragone con ciò che Dillon [Brooks] o Draymond [Green] avevano fatto prima. Che Ja Morant si sia fatto male non è uno scherzo, il resto sono ca**ate.”
Schermaglie da postseason secondo Klay Thompson, nulla più:
“Chiacchiere da Playoff. Ho vissuto gravi infortuni al ginocchio e non credo ci sia stata un’intenzione maliziosa da parte di Jordan, non penso nemmeno sia così forte da poter colpire il ginocchio di qualcuno. Non scendiamo in campo per far male o prendere un avversario da dietro la testa in contropiede.”
Poole ha liquidato la questione con poche parole:
“Non l’ho nemmeno vista, dovete mostrarmela prima”
Dopo il replay, il giudizio non è cambiato:
“È stata una giocata di pallacanestro, cercavo la palla. Ovviamente non voglio vedere qualcuno farsi male, […] spero si riprenda.
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