L’orgoglio di una squadra che ha vinto tanto come i Golden State Warriors traspare soprattutto quando la squadra ha la percezione di essere tornata dove le compete. Di questo sentimento si è fatto portavoce Steph Curry dal podio delle interviste allestito al termine di Gara 1 delle Western Conference Finals.
Curry non sottovaluta Dallas e scherza su obiettivo stagionale
Le dichiarazioni di Steph Curry, che ha chiuso in doppia doppia (21 punti 12 rimbalzi):
“Non faccio confronti tra questa Gara 1 e partite di serie precedenti ma ovviamente quando si arriva a questo punto, se si vuol vincere è necessario alzare il livello di gioco perché la competizione migliora. Dallas è un avversario tosto, abbiamo lavorato bene stasera, dobbiamo continuare così. Penso che questa serie potrebbe assomigliare alla scorsa in termini di aggiustamenti da una partita all’altra, dobbiamo essere in grado di reagire in corsa. Il ritmo è diverso. Siamo assolutamente a nostro agio su questo palcoscenico, si è visto nelle ultime due seri. C’è gratitudine per essere tornati qui e anche un senso d’urgenza nel cercare di non farsi sfuggire la chance. Chissà come andrà a finire, mi godrò ogni istante.”
Championship or bust, tradotto, Titolo o fallimento. Così parlava Klay Thompson nel mese di novembre. Curry frena facili entusiasmi e ci scherza su:
“Mi aspettavo una dichiarazione del genere da parte sua sulla via del rientro in campo. Non bruciamo le tappe, sappiamo di aver vinto una partita alle Western Conference Finals ma c’è ancora tanto lavoro davanti a noi per tornare alle NBA Finals. Mi piacerebbe fare di Klay un profeta quest’anno.”
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