Intervistato da Shams Charania di The Athletic, Jabari Smith Jr, serissimo candidato alla prima scelta assoluta del prossimo Draft, ha raccontato la sua recentissima esperienza da giocatore universitario, facendo più volte riferimento all’ineludibilità del duro lavoro, specie per chi non gode a priori della luce dei riflettori:
“Penso di avere le potenzialità per entrare in NBA con la primissima chiamata? Assolutamente sì. Sarò la prima scelta assoluta del prossimo Draft. Non dico di essere più irrinunciabile di altri, ma sono certo di aver lavorato più di tutti per meritare un traguardo del genere. Mio padre, ex giocatore NBA, pur avendomi sempre seguito, non mi ha mai obbligato a mettere la sveglia all’alba, mangiare con intelligenza, lasciare la palestra a mezzanotte o tirare fino alla soglia dei crampi alle mani; tutta l’abnegazione e l’impegno di questi anni sono figli del mio carattere e della mia mentalità”.
Continua Smith Jr:
“Tanti mi sottovalutano ancora, semplicemente perché non conoscono le mie reali capacità. Se i media e la stampa privilegiano esclusivamente giocatori come Chet e Paolo da mesi, arrivare a questo punto addirittura in vantaggio rispetto a loro nelle simulazioni Draft rappresenta un traguardo non indifferente. Io sono sempre stato consapevole di meritare una posizione di tale rilievo, ma arrivarci tramite la pazienza, il lavoro e la dimostrazione pratica non ha prezzo”.
Conclude il prodotto di Auburn, facendo leva sulla propria duttilità tattica:
“Posso portare grande versatilità in NBA, specie in un’epoca storica in cui i ruoli non sono più così monolitici. Che si tratti di iniziare l’azione o concluderla, risolvere un attacco da solo o muovermi senza palla per i compagni, giocare da centro in un quintetto piccolo o addirittura da guardia se servono centimetri in campo, specie in difesa, mi metterò a disposizione del coach in ogni modo. Non esiste una posizione che io non possa ricoprire sul parquet, così come non riesco a pensare ad uno schema capace di limitarmi. Dovessi scegliere una serie di giocatori ai quali paragonarmi, probabilmente opterei per Giannis Antetokounmpo, Bam Adebayo e Jayson Tatum; insomma, profili molto duttili e capaci di incidere in ambo le metà campo”.
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