Ospite sulle frequenze di Sirius XM NBA Radio, il commissioner Adam Silver ha ribadito l’intenzione di intervenire sui criteri di assegnazione dei premi stagionali ai giocatori nel prossimo futuro. La modifica riguarderebbe innanzitutto un innalzamento del numero minimo di gare da disputare, elemento già oggi necessario perché un giocatore venga incluso nelle differenti graduatorie.
NBA, premi e non solo: il commissioner è attento all’evoluzione dei media
Silver ha ben presente la delicatezza del tema. Ecco le sue considerazioni in proposito
“Valuteremo senza dubbio una soglia minima di partite come criterio per l’eleggibilità, c’è già, ma credo che – potendo – la si dovrebbe alzare. Inoltre, prenderemo in considerazione ulteriori incentivi per far sì che le star siano in campo. Dobbiamo garantire equilibrio: da un lato ovviamente non obblighiamo un atleta a giocare infortunato, ma dall’altro [dobbiamo tener presente che] il mondo dei media sta cambiando. Il modello di consumo è sempre più quello di fruizione diretta, gli utenti pagano solo per ciò che effettivamente guardano. Chi è parte di questa lega deve capire che siamo all’interno del business dell’intrattenimento e se i giocatori sono in salute ci si aspetta che giochino. […] Dobbiamo assumere il punto di vista dei tifosi, che ci si arrivi o meno per conto nostro, il mercato ci porterà lì. Quando ci siederemo al tavolo con i giocatori dovremo parlarne. Non esiste una soluzione semplice al problema complesso ma credo ci sia la possibilità di trovare un punto d’incontro diverso che rispetti sia la salute degli atleti sia i tifosi. […] Il sistema attuale di selezione [dei premi] è stato concordato con l’associazione giocatori, votano 100 giornalisti, credo ci sia bilanciamento e non penso sia compito mio fare i nomi. […] Se ci sono altre proposte, comunque, le ascoltiamo.”
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