Golden State Warriors

NBA, Steph Curry MVP delle finali della Western Conference: “Ora vogliamo l’anello”

Golden State Warriors tornano alle NBA Finals per la sesta volta in otto anni: l’ultima volta che Steph CurryDraymond GreenKlay Thompson si giocavano l’anello era la stagione 2018-2019. Ora i tre tenori di Steve Kerr – con Curry nominato MVP delle finali della Western Conference – finalmente potranno rivivere i tempi d’oro.

Steph Curry: “Non pensiamo troppo al futuro, viviamoci il momento”

15 punti e 9 assist il bottino di Steph Curry in Gara 5 contro Dallas: una prestazione che si somma alle altre e che, alla fine, gli valgono il titolo di MVP delle finali di Conference. Un premio che porta il nome di Magic Johnson e che il numero 30 di Golden State è onorato di poter ricevere, come spiega nel post partita:

“Il nuovo premio è molto interessante soprattutto per il nome che porta: lo standard che Magic ha stabilito in termini di essere un campione, di giocare come playmaker o di qualsiasi altra posizione è altissimo. La sua carriera è segnata dall’eccellenza, ricevere un premio del genere è un grandissimo onore per me” 

Ora gli Warriors si giocheranno il titolo NBA contro una tra Boston Miami, una sensazione che non provavano da tempo come spiega il numero 30:

“Bisogna saper bilanciare la vita dentro e fuori dal campo, perché entrambe ti regalano emozioni: sono fortunato ad avere i miei figli di 9, 6 e 3 anni e continuare a giocare a questi livelli, sono fortunato di vivere queste emozioni. Metto tutto in prospettiva, sia di dove ci troviamo ora nella nostra carriera che il fatto di giocare ancora a un livello così alto. Non pensiamo troppo al futuro, viviamoci il momento perché vogliamo portare a termine il lavoro nelle finali, ma continuiamo ad avere sempre più fame” 

Klay Thompson: “Sono grato di vivere questo momento”

Se l’MVP delle finali di Western Conference risponde al nome di Steph Curry, il mattatore della serata è sicuramente Klay Thompson, autore di 32 punti con ben otto triple realizzate. Un momento magico per il numero 11 degli Warriors, visto che per due anni non è potuto scendere in campo:

“Sono soddisfatto di ‘Game 6 Klay’, non ho bisogno di un altro soprannome. È davvero difficile descrivere ciò che sto provando. In questo periodo l’anno scorso stavo ricominciando lentamente a fare jogging e andare su e giù per il campo. Ora mi sto giocando il titolo, sono grato per sentirmi me stesso, sentirmi esplosivo, sentirmi sicuro nei miei movimenti. È un’emozione bellissima” 

 

Leggi anche:

NBA, Luka Doncic: “Ho giocato malissimo, ma sono orgoglioso dei Mavs”

Share
Pubblicato da
Emanuele Carlo Bozzo

Recent Posts

NBA All-Star Game 2025, cambia ancora il format: ci sarà un torneo a 4 squadre

La lega ha deciso per un nuovo format per l’All-Star Game del 2025

fa 9 ore

NBA, non c’è pace per i Sixers: quinto KO in fila e nuovo infortunio per Paul George

Ai problemi dei Sixers si aggiunge anche la preoccupazione per l’infortunio di George

fa 9 ore

Classifica NBA 2024-2025

Il quadro aggiornato notte dopo notte

fa 1 giorno

NBA, i Lakers volano sulle ali di un super Knecht

Il rookie ha segnato 37 punti con 9 triple, pareggiando il record NBA

fa 2 giorni

La NBA indaga i Knicks per violazione delle norme del salary cap

Sotto la lente la promozione del padre di Jalen Brunson ad assistente allenatore

fa 2 giorni

NBA, 200esima tripla doppia per Westbrook: nessuno come lui nella storia

Il giocatore dei Nuggets chiude con 11 punti, 10 rimbalzi e 14 assist

fa 2 giorni