Squadra: Kentucky Wildcats (Freshman)
Ruolo: Shooting guard
Stats – Nike EYBL 2021 (UPlay Canada)
Pts |
TotRebs |
DefRebs |
OffRebs |
Asts |
22.6 |
5.8 |
4.3 |
1.5 |
2.7 |
Stls |
Blks |
FG% |
3pts FG% |
Ft% |
0.8 |
0.4 |
47.9 |
36.4 |
63.5 |
Shaedon Sharpe, 19 anni compiuti il 30 maggio scorso, è una grande incognita nel tabellone del Draft NBA 2022. Nonostante sia stato il primo prospetto cinque stelle per la Big Blue Nation di Kentucky da Bam Adebayo (2016), il fatto di non averlo mai visto davvero all’opera a livello collegiale legittima gli addetti ai lavori a nutrire qualche riserva nei suoi confronti. La fortunata ascesa del giovane canadese, lontano dai riflettori NCAA, si deve innanzitutto alle performance inanellate nel circuito EYBL, realtà competitiva cui abbiamo già fatto riferimento in passato. Qui ha conosciuto infatti Dwyane Washington, allenatore-mentore per lui, a tutti gli effetti anello di congiunzione con alcuni dei programmi più quotati a livello nazionale. Kentucky, forte di un ruolino di marcia al Draft davvero impressionante, è sempre rimasta in alto nella lista di preferenze di Sharpe. Qualche dato per contestualizzare: nelle 12 stagioni di gestione John Calipari ben 32 giocatori scelti al al primo giro, 21 dei quali in Lottery. L’ottimo biglietto da visita è stato confermato anche in occasione della visita ufficiale, che ha destato nel ragazzo un’ottima impressione:
“Penso davvero di poter spaccare nel loro sistema. Mi è piaciuto andare agli allenamenti e vedere il loro stile. Voglio giocare in un contesto e per un allenatore che mi dia la possibilità di sbagliare, che abbia fiducia in me e del quale io mi possa fidare a mia volta.”
Sharpe, come detto, non ha mai avuto modo di testare fisico e rendimento a velocità di gioco, su ritmi peraltro già di per sé inferiori rispetto a quelli che lo attendono, eventualmente, in NBA. Si era a lungo parlato di un possibile ritorno a Lexington per l’annata 2022-2023, ipotesi poi scartata da Sharpe stesso alla Draft Elegibility Deadline di fine maggio. Il suo unico pensiero è il salto tra i professionisti e già si muove nel business come tale. Ad accordi con Porsche e altri marchi si è aggiunta, a gennaio 2022, la partnership legata ai diritti d’immagine – in gergo tecnico un NIL deal (Name, Image e Likeness) – con la startup SoleSavy, dell’universo sneakers e calzature sportive.
Punti di forza e punti deboli
In assenza di un bagaglio di esperienza probante, la Combine di Chicago è stata la sua vera vetrina e non si può dire che sia rimasto in disparte. I test fisici, secondo alcuni dati filtrati da oltreoceano, hanno rilevato infatti una capacità di elevazione da record.
Già questo basterebbe a metterne in risalto il profilo, ma i soli numeri spesso possono trarre in inganno. La compilation di highlights, per forza di cose sbilanciata sui lati positivi del suo gioco, non può restituire un quadro d’insieme davvero esaustivo.
Ciò detto, emergono soprattutto le sue potenzialità da tagliante off-the-ball abbinate a meccanica di tiro e tempismo di rilascio più che discreti. Giudizi sull’effettiva pericolosità in penetrazione, e a maggior ragione sull’applicazione in difesa, vanno rimandati quantomeno alle prime uscite NBA. Tuttavia, il frame fisico lascia ben sperare.
Upside
Il giocatore si ispira a Bradley Beal e Devin Booker nello stile di gioco. Per quanto di buon auspicio, provare un paragone con colleghi NBA appare ora come ora azzardato. Nonostante un percorso turbolento, per sua stessa ammissione, Shaedon Sharpe resta in orbita Lottery ed è questo l’elemento davvero rilevante in ottica futura, a breve ma soprattutto lungo termine. L’ormai proverbiale rookie wall potrebbe farsi sentire maggiormente rispetto ad altri prospetti nella Draft Class, ma in prospettiva è senza dubbio uno dei profili da seguire.
Draft projection
A lungo indicato come primo prospetto della classe 2022, Shaedon Sharpe ha cavalcato fin qui l’hype nei suoi confronti come un veterano. Non è un caso, forse, che al momento dell’ immatricolazione a Kentucky nel mese di gennaio – in tempo per il secondo semestre – abbia scelto il corso di marketing. Scherzi a parte, se il Draft NBA è inpronosticabile lo deve anche a situazioni nebulose come la sua. Come dichiarato a Shams Charania di The Athletic ha ricevuto feedack da diverse franchigie.
Per ora abbiamo notizia di un workout con i Kings, ma i californiani paiono disposti a mettere sul tavolo la loro scelta numero 4 in cambio di un veterano già affermato. La scommessa su Sharpe sembrerebbe dunque fuori target rispetto alle esigenze della squadra, che ha bisogno di centrare i Playoff il prima possibile.