1-1 e palla al centro. Il ritorno delle NBA Finals al Garden di Boston, a 12 anni di distanza dall’ultima volta, è un evento e come tale sarà vissuto anche dai protagonisti in campo. Considerando che l’intero roster Celtics è composto da debuttanti in finale, l’atmosfera sarà senza dubbio particolare.
Jayson Tatum parla di legacy
Nella conferenza di vigilia pre-Gara 3 Jayson Tatum ha provato a mettere in ordine le sensazioni:
“Giocare alle Finals è un sogno. Un agonista lavora per questo. Da giocatore desideri essere parte dell’ultima squadra rimasta. Avendo un’occasione d’oro, con il trofeo a portata di mano, che si vinca o si perda non si vogliono avere rimpianti. Tanti discutono, ho visto che c’è un grosso dibattito [sul mio conto] della serie ‘È o non è una superstar?’ Vorrei sapere da dov’è partito il tutto: ho twittato? Ho mai detto di essere una superstar o sul punto di esserlo? So che negli ultimi due anni è un grosso tema e nella mia testa c’è sempre il di sapere chi parla per me. Se vinci un titolo possono dire quel che vogliono ma non mettere in dubbio lo status di campione. L’altra sera abbiamo perso e non vediamo l’ora di riscattarci nella prossima partita, la prima in casa, alle Finals, al Garden.”
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