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NBA Finals, i Celtics cavalcano l’onda TD Garden e riscattano Gara 2: vantaggio nella serie

 

NBA Finals, Golden State 100- 116 Boston Celtics

[Celtics avanti 2-1 nella serie]

Jaylen Brown, subito sul pezzo per i padroni di casa, segna più di tutta Golden State nei primi 6’ di Gara 3 (10 punti,  3-3 al tiro). Curry accumula due falli che complicano un po’ i piani di coach Kerr ma è la differenza d’intensità e percentuali a marcare il vero divario tra le squadre in avvio (8-23 Celtics, 12-22 Warriors nel 1º quarto). Salita a +15 sul 9-24, Boston conserva un margine in doppia cifra e al termine della frazione d’apertura conduce 22-33.

Klay Thompson ritrova ritmo con tre canestri in fila tra la fine del primo e l’inizio del secondo quarto. Robert Williams, tornato nello starting five, prova a porre fine alla sua serie di 10 punti consecutivi per gli Warriors ma gli arbitri fischiano fallo contro la difesa concedendo allo Splash Brother un viaggio in lunetta.

Scivolata fino al -18, (36-54) al giro di boa del secondo periodo, Golden State si riporta sotto la doppia cifra di svantaggio con un parziale necessario di 11-2 che la rimette in corsa sfruttando ancora una volta le distrazioni di Boston (14 punti concessi da otto turnover a metà gara). Derrick White muove di nuovo il punteggio dei Celtics con il gioco da tre punti. Poco dopo, la schiacciata in contropiede di Brown, tornato a segnare, mette 12 lunghezze tra le squadre. Boston tira con il 57% di squadra ed è quasi un affare per gli Warriors arrivare alla pausa lunga sotto di appena 12 punti (56-68).

 

 

Curry raggiunge quota 20 punti con la quarta tripla della sua serata e sembra poter dare subito il via al 3° quarto marchio di fabbrica Warriors (73-38 il parziale combinato in G1-2). Il #30 Warriors spegne però il momentum creato con il quarto fallo della sua partita, ai danni di Marcus Smart. Si rifarà qualche minuto più tardi.

Come nella seconda frazione, una schiacciata in solitaria di Jaylen Brown accende Boston costringendo Kerr al timeout (64-77 Celtics).

È la sveglia di cui Golden State ha bisogno: gli ospiti si scuotono con un break di 16-5 suggellato dal gioco da 4 di Curry. Complice  il Flagrant 1 fischiato nella circostanza  ad Al Horford, il possesso frutta complessivamente ben 7 punti agli Warriors e vale il -2 (80-82). Steph non ha finito il lavoro: la tripla successiva consente ai suoi di rimettere la testa avanti per la seconda volta nel match (dopo il 2-0 iniziale).

Boston regge nelle fasi finali del periodo e inizia il quarto conclusivo con quattro punti di vantaggio (89-93). I biancoverdi scattano a +11 con un 9-2 che porta la squadra in tripla cifra a tabellone (91-102). Draymond Green è costretto a tornare in panchina con più di 7’ rimasti da giocare dopo il quinto fallo personale (uscirà definitivamente dalla contesa a 4:07 dalla fine). Tatum appoggia in allungo a tabellone i punti 25-26 della sua Gara 2. Dopo la pausa Smart e Brown lanciano un segnale ulteriore con tripla e giocate difensive che tengono gli avversari a distanza e Robert Williams mette il punto esclamativo convertendo un alley oop (98-112).

Brown, Tatum e Smart  chiudono la gara con 77 punti, 22 rimbalzi e 19 assist in combinato. Doppia cifra nei punti segnati anche per Horford (11, con 5-7 al tiro) e Grant Williams (10); doppia doppia sfiorata dal rientrante Robert Williams II (otto punti, 10 rimbalzi, quattro stoppate).

 

 

Golden State prova a rispondere con il tandem Curry-Thompson (56 punti, 11-24 da tre) e un Wiggins da 18 punti (7-16 al tiro). Non basta per evitare il KO. I Celtics reagiscono dopo la batosta di Gara 2, aggiornano a 7-0 il record di questi Playoff dopo una sconfitta e si prendono il 2-1 nella serie NBA Finals 2022.

 

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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