I Golden State Warriors sono reduci dalla vittoria per 107-97 contro i Boston Celtics in Gara 4 delle NBA Finals. Protagonista assoluto di serata è stato Stephen Curry, autore di una prestazione da ben 43 punti realizzati. La serie ora tornerà in quel di San Francisco per una Gara 5 più decisiva che mai per le sorti di queste combattute Finals.
Tuttavia, nonostante la fondamentale vittoria, le prestazioni di Klay Thompson e di Draymond Green sono state al di sotto delle aspettative. In particolare, il numero 23 è stato lasciato in panchina da Steve Kerr durante gli ultimi sette minuti del quarto quarto. Il coach degli Warriors ha così commentato la sua decisione:
“Questa serie lo sta provando molto dal punto di vista emotivo. Mi ricorda sotto certi aspetti la sfida contro OKC del 2016. Certi matchup fanno sì che per lui non sia facile realizzare canestri. Tuttavia, sono consapevole che basta una scintilla per far riprendere Draymond, che rimane sempre il nostro leader emotivo di cui non possiamo fare a meno.”
Sia in Gara 3 che in Gara 4, Green ha realizzato solamente due punti e nel corso di queste Finals viaggia ad una media di 4.5 punti a partita. Nonostante ciò, è risaputo che il prodotto di Michigan State non sia mai stato un realizzatore nato, ma bensì un leader difensivo. Il giocatore si è a sua volta espresso riguardo alla scelta del suo coach:
“Finché la squadra vince, indipendentemente dalla mia presenza o assenza sul parquet, io sono al settimo cielo. Non mi importa chi stia giocando, in quanto il risultato è l’unica cosa che conta.”
Staremo a vedere quale sarà la reazione del giocatore in Gara-5.
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