Gara 3 delle NBA Finals 2022, al di là dell’esito della serie al termine delle sei o eventuali sette partite, verrà senza dubbio ricordata per la performance di Steph Curry, che ha messo un altro timbro sulla sua legacy nella storia del gioco.
Kerr si gode Steph
L’etica del lavoro di Curry, al limite del maniacale, è ciò che gli consente di restare sempre al top. Il coach Warriors non sembra stupirsi più, ormai. Ecco le sue dichiarazioni di elogio per il suo numero 30:
“È come un metronomo, ogni giorno la stessa, identica cosa. È in palestra, in sala pesi, sul campo. Fatto meccanico, ma ci sono anche gioia ed energia in ciò che fa ed è questo uno degli aspetti comuni a tutti i grandi atleti, i Roger Federer e Steph Curry di questo mondo. Una routine simile non è solo seguita meticolosamente ma anche gustata a fondo, la passione la sostiene nel tempo. Quando ami qualcosa come questi ragazzi [amano la pallacanestro], lavori, migliori e continui su questa strada.”
Non è la prima volta che Kerr propone un accostamento tra Curry e King Roger. L’incontro tra il tennista svizzero e la squadra in occasione di una tournée asiatica in pre-stagione qualche anno fa ha evidentemente lasciato ottimi ricordi.
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