I Boston Celtics cedono in gara 5 ai colpi dei Golden State Warriors, sferrati soprattutto dalla ‘periferia’ della squadra. Wiggins e Gary Payton sono stati i mattatori della partita, rispettivamente con 26 punti e 13 rimbalzi e 15 punti. La franchigia del Massachusetts parte male, recupera e addirittura sorpassa i californiani, ma poi cede di nuovo, complice anche una scarsa brillantezza.
Al Horford carica i compagni
La squadra di coach Udoka si trova sotto per 3 a 2 nella serie ed è chiamata a un grandissimo, cruciale sforzo in gara 6 – che si giocherà nella notte tra giovedì e venerdì. Sarà una partita da dentro o fuori. Al Horford, uno di quelli che ha sorpreso maggiormente in questa corsa Playoff dei Celtics, ha suonato la carica. Il veterano classe ’86 cerca di infondere positività in vista della prossima partita, che potrebbe essere l’ultima dell’anno:
“Le nostre spalle sono contro il muro. Questo è il momento in cui ci guardiamo negli occhi e dobbiamo trovare una soluzione. Abbiamo un’opportunità adesso. Dobbiamo capire [come uscirne]. Non c’è domani per noi.”
Anche Jaylen Brown, nonostante una gara 5 decisamente sottotono, ha lasciato ai microfoni un messaggio tutt’altro che negativo affiancandosi ad Al Horford:
“Dobbiamo solo continuare a riconoscere il gioco, vedere il gioco e fare degli aggiustamenti dentro la partita. Dobbiamo prenderci cura della palla quando è il momento.”
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