A differenza del collega Kenny Atkinson, nessun passo indietro per Mike Brown. Dopo il titolo conquistato con i Golden State Warriors da assistente di Steve Kerr, il coach torna a vestire i panni del capo allenatore di una squadra NBA. Nel mirino la difficile impresa di riportare i Kings ai Playoff dopo 16 stagioni perdenti consecutive.
La presentazione di Mike Brown ai Sacramento Kings
Alla sua destra Monte McNair. Ecco le prime dichiarazioni del nuovo coach:
“Innnanzitutto voglio ringraziare tutti i tifosi della Warriors Land, Peter Gruber, Joe Lacob, Bob Myers, i giocatori, tutto lo staff. Riguardo Sacramento, nessuno mi ha parlato male della zona. Sacto, Sac Town, The Big Tomato o una cosa del genere. River City, mi piace, ci sono diversi soprannomi.”
La ricetta per la rinascita dei Kings:
“Sono entusiasta di tanti aspetti, delle strutture, ma soprattutto di poter lavorare con persone che non sono seconde a nessuno per etica di lavoro. Sono stato chiamato qui per portare leadership in diverse aree e il mio compito è mettere le fondamenta per una cultura vincente. Un’anima forte di squadra ne è la base. Mi concentrerò su tre dettagli per riuscire a darle forma: c’è bisogno di fiducia, in senso orizzontale e verticale, a tutti i livelli; di un insieme di valori cardine per quest’organizzazione cui attenersi tutti, a partire da me fino ai giocatori. Da ultimo, è necessario che ciascuno conosca, accetti e rispetti i ruoli.”
Situazione delicata da gestire nelle ultime settimane. Brown non si nasconde:
“Dopo la serie contro Dallas, nel giorno di pausa ho preso un aereo per San Diego, ho visto De’Arron Fox allenarsi, sono andato assieme a lui, poi altri meeting anche via zoom prima di tornare a San Francisco. Sono stato molto coinvolto anche durante la serie Finals, ora che abbiamo vinto posso dirlo. Playoff? Non sono un tabù, l’elefante nella stanza. Siamo qui per una sfida e non vediamo l’ora di affrontarla. Vedo potenziale fuori scala. Stiamo ancora lavorando per completare il coaching staff. Il Draft sarà un momento divertente, lo attendo.”
Battuta sui recenti festeggiamenti con gli Warriors:
“La parata? Ieri ho preso appunti, non potevo esagerare vista la conferenza stampa oggi [ride ndr]”
Per chiudere una nota di colore sugli abbinamenti cromatici scelti per l’occasione:
“Giacca grigia, maglietta viola, taschino nero e viola. Dovete riuscire a cogliere l’entusiasmo da parte mia per il fatto di essere qui.”
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