Non sono molti i motivi di fiducia attorno a una dirigenza come quella dei Sacramento Kings, che negli anni ha consolidato l’etichetta di franchigia tra le più disfunzionali in NBA. Le 16 stagioni consecutive con record perdente rappresentano un fardello anche per i giovani rookie arrivati di recente in California. La chiamata al Draft spesa su Keegan Murray lascia però aperto qualche spiraglio per una risalita. Il ragazzo non ha paura di prendere le redini fin da subito.
Keegan Murray, speranza dei Sacramento Kings
Il ragazzo da Iowa, messosi subito in evidenza nelle prime uscite di Summer League al California Classic, ha parlato con Marc J. Spears di Andscape delle aspettative in vista del suo esordio tra i pro in autunno:
“Al mio approdo qui la questione chiave cui si è accennato è stata l’assenza prolungata della squadra dai Playoff. Arrivarci e ‘fare rumore’ in postseason è una grande priorità, per me come per l’organizzazione. Accolgo il contesto Kings per quel che è. Durante tutta la mia carriera cestistica sono stato messo alla prova. Nel mese di aprile del mio ultimo anno all’high-school non sapevo quale sarebbe stata la mia destinazione al college, una sfida nella sfida, dunque. Poi sono andato ad Iowa e il nuovo step è stato cercare di impormi nel gioco. So che mi piacciono le sfide, e mi piace portarle a termine con successo.”
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