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È morto Bill Russell: la leggenda NBA aveva 88 anni

Bill Russell si è spento oggi all’età di 88 anni. L’annuncio della morte arriva direttamente dalla famiglia con un messaggio diffuso sui social.

”Con il cuore pesante vogliamo comunicare a tutti i suoi amici tifosi e fan che Bill Russell, la figura più vincente nello sport americano, ci ha lasciato oggi in pace all’età di 88 anni con accanto la moglie Jeanine. I dettagli sulla cerimonia funebre verranno presto resi noti.

Icona sia dentro che fuori dal campo. Sul campo, in cui ha vestito solo la canotta dei Boston Celtics, Russell è stato 11 volte campione NBA in 13 stagioni da giocatore e ha conquistato due anelli in panchina da allenatore diventando così il primo uomo di colore a guidare una squadra professionistica americana. Dal 2009 il premio di MVP delle Finals NBA è stato ribattezzato – in suo onore – Bill Russell NBA Finals Most Valuable Player Award.

Fuori dal campo è stato uno dei primi paladini dei diritti civili, sempre in prima fila. Era in prima fila il 28 agosto 1963 a Washington alla marcia per il lavoro e la libertà insieme ad altri fedeli del pastore Martin Luther King. Durante il celebre discorso “I have a dream” gli chiese addirittura di salire sul palco al suo fianco. Era in prima fila anche al funerale del pastore protestante insieme all’amico ed eterno rivale Wilt Chamberlain, con cui rischiò di far rinviare gara 1 delle Division Finals tra Celtics e 76ers proprio per l’assassinio di Martin Luther King avvenuto la sera prima. Lo era anche nel giugno del 1967, a Cleveland, durante il summit organizzato da vari atleti di colore per supportare Muhammad Ali, che si era appena visto togliere la cintura di campione del mondo di pesi massimi, reo di aver rinunciato a partecipare alla guerra in Vietnam.

Bill Russell è stato anche uno dei primi a diffondere lo sport che più ha amato nel continente africano.

Il comunicato di Adam Silver e della NBA

Subito dopo la notizia, la NBA ha rilasciato un comunicato per voce di Adam Silver, commissioner della lega:

“È stato il più grande campione nella storia dello sport di squadra. Gli innumerevoli risultati che si è guadagnato nella sua carriera con i Boston Celtics – tra cui il record di 11 titoli e 5 premi di MVP – raccontano solo minimamente la storia dell’immenso impatto di Bill sulla nostra lega e sulla società in senso più ampio. Bill Russell rappresentava qualcosa di più grande dello sport: i valori di uguaglianza, rispetto e inclusione che ha stampato nel DNA della nostra lega. Al picco della sua carriera, Bill si è fatto sentire vigorosamente per i diritti civili e la giustizia sociale, un’eredità che ha passato alle generazioni di giocatori NBA che lo hanno seguito. Attraverso lo scherno, le minacce e le incredibili avversità, Bill si è elevato sopra tutto, rimanendo fedele al suo pensiero che chiunque meriti di essere trattato con dignità. Ho apprezzato la mia amicizia con Bill: lo chiamavo il nostro Babe Ruth, per il modo in cui aveva trasceso il tempo. Bill era il vincente definitivo e un compagno di squadra eccellente: la sua influenza si perceipirà sulla NBA per sempre.”

Bill Russell un campione dentro e fuori dal campo, sempre in prima fila e noi non possiamo che essere in prima fila nel salutare uno dei giocatori più forti e più vincenti della storia dello sport con la palla a spicchi.

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Pubblicato da
Emanuele Perilli

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