Ospite della recente puntata del podcast curato da un instancabile JJ Redick, Dwyane Wade ha ricordato con dichiarazioni forti le reazioni alla memorabile free agency che nell’estate 2010 portò a South Beach LeBron James e Chris Bosh. Ecco le sue parole:
“Sapevamo che parte dell’odio nei nostri confronti era legato al colore della pelle, al fatto di essere tre atleti neri in grado di decidere le sorti delle rispettive carriere. Quando c’è stata l’opportunità l’abbiamo colta, cambiando probabilmente, con quella scelta la fisionomia della NBA. Se ci pensate nessuno ha quel tipo di reazioni verso titoli vinti da Larry Bird, Magic Johnson, Michael Jordan, ma non si vince senza grandi giocatori al proprio fianco.”
Da lì si aprì una nuova era per i Miami. Heat, fatta di quattro Finali NBA consecutive e due titoli (2012, 2013).
L’intervento agli ESPYS 2016
Restando alle parole di Wade, impossibile dimenticare la potenza non solo visiva del messaggio in diretta tv di quattro leggende NBA in difesa del movimento Black Lives Matter.