La lontananza dai campi NBA pesa a J.R. Smith e non lo si può negare. Quando però viene stuzzicato sull’argomento è proprio il diretto interessato a mostrare il dente avvelenato. La sensazione è quella di un’esclusione a priori, condizionata forse dal passato non esattamente privo di incidenti lungo il percorso.
Esclusi dalla NBA, di proposito: JR Smith fa i nomi
Di seguito un passaggio della lunga intervista concessa a Pierce Simpson di Complex Sports.
“Mi sento assolutamente come ‘bandito’ dalla NBA, se così si può dire. Chiunque potrebbe sedersi qui e parlare di questo come di un dato di fatto. Ci sono 30 squadre, escludete i primi tre giocatori per ognuna di queste e fatemi solo l’elenco dei nomi dei giocatori dal quarto al 15° uomo trovandone uno che sia meglio di me. Mi sono allenato con loro, ho visto i loro General Manager venirmi incontro per chiedere cose del tipo: ‘Come mai non stai giocando’. Sapevano benissimo il perché. È un copione che si è ripetuto e ha visto protagonisti anche altri giocatori, [cito] Joe Johnson, Jamal Crawford, Nick Young, Isaiah Thomas. Tutti possono ancora dare tanto in campo e giocare [ad alto livello].”
Difficile immaginare che questo sfogo, pur legittimo, possa aiutare J.R. Smith a ritrovare la via dell’NBA. Discorso diverso, forse, per alcuni dei colleghi da lui citati, che hanno anche recentemente calcato i parquet della lega.
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