Rabbia, consapevolezza, lacrime, sofferenza dietro le quinte, orgoglio e gioia infinita. Una vittoria storica, quella ottenuta dall’Italia contro la Serbia negli ottavi di finale di Eurobasket, capace di emozionare chiunque, a partire ovviamente dal suo inimitabile allenatore. Gianmarco Pozzecco viene espulso a 4:43 dalla fine del terzo quarto di gioco per somma di falli tecnici e, pochi istanti prima di abbandonare il campo in preda alle lacrime, abbraccia uno ad uno ciascun componente della Nazionale, staff tecnico incluso, innescando una dozzina di minuti di totale onnipotenza cestistica dei suoi ragazzi.
Al termine dell’incontro, uscito in preda all’euforia dalla “reclusione” in spogliatoio, il Poz ha incrociato nei corridoi interni della Mercedes-Benz Arena Giannis Antetokounmpo, che si stava dirigendo in campo per svolgere il proprio riscaldamento. Come un tornado di esaltazione e genuinità quindi, l’ex allenatore di Sassari è saltato istintivamente in braccio al due volte MVP, regalando al mondo della pallacanestro uno spaccato di rara umanità.
Di seguito, le parole rilasciate successivamente dal nostro allenatore in merito alla vicenda:
“Guardare una partita così importante dagli spogliatoi è stato paradossale, ma vincere contro questa Serbia rappresenta forse il momento più alto della storia cestistica italiana fino a questo momento. Uscendo dallo spogliatoio per esultare, mi sono trovato faccia a faccia con uno dei migliori giocatori al mondo e, senza pensarci, gli sono saltato in braccio. Il giorno successivo, conscio di aver probabilmente oltrepassato il limite, gli ho chiesto personalmente scusa in hotel, ma Giannis mi ha interrotto con una risata; non pretendeva nessun pentimento da parte mia. Parliamo di una persona fantastica, di un ragazzo altamente sensibile che ha costruito tutto quello che ha ottenuto con fatica e impegno. Comprendendo la mia gioia, ha manifestato a sua volta grande felicità per il nostro risultato”.
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