Nell’universo NBA, fatto da una multiformità infinita di pensieri, opinioni e persone, non capita spesso che tutti siano d’accordo su uno o più aspetti del gioco, delle regole ad esso applicate o semplicemente della vita. Ciò sta avvenendo proprio in questo periodo in cui il ciclone Sarver si sta abbattendo sulla lega come da resoconto nella giornata di ieri.
Non sono tardate le critiche da parte dei rappresentati della lega al proprietario dei Suns, reo di comportamenti inappropriati e accusato tra l’altro di razzismo, misoginia e pessimo comportamento nei confronti dei propri dipendenti. Il primo a prendere posizione è stato Chris Paul, giocatore proprio dei Phoenix Suns e per lungo tempo anche presidente dell’associazione giocatori (NBPA), che attraverso una serie di tweet ha esternato il suo dissenso sulla decisione della NBA di infliggere a Sarver quella che è considerata da molti una sanzione fin troppo leggera:
“Come tante altre persone, ho letto il report. Sono inorridito e deluso. La sua condotta, specialmente nei confronti delle donne è inaccettabile e non deve essere ripetuta.”
“Penso che la multa sia troppo piccola per un atteggiamento che tutti riteniamo atroce. Il mio cuore va a tutte le persone coinvolte.”
Non si è fatta attendere anche la critica da parte di LeBron James a riguardo, da sempre attento alle politiche sociali dentro e fuori il mondo NBA.
“Adoro questa lega e rispetto dal profondo la sua leadership, ma questa decisione non è giusta. Non c’è spazio per misoginia, sessismo e razzismo, in nessun posto di lavoro. Non importa se sei proprietario o giocatore. Noi riteniamo la nostra lega un esempio per i nostri valori e questo non lo è.”
Il giocatore dei Lakers ha poi concluso con un messaggio rivolto a tutti:
“Leggete tutti le storie su Sarver e decidete voi stessi. L’ho detto prima e lo dirò di nuovo, non c’è posto in questa lega per quel tipo di comportamento.”
Vista la pioggia di critiche che stanno scatenando un vero e proprio uragano Adam Silver si è sentito in dover di spendere delle parole in proposito ai microfoni di ESPN. Tim Bontemps ne fa un resonto:
“Non ho il potere di togliere la franchigia dalla sue mani. Da un punto di vista personale sono rimasto incredulo quando ho scoperto cosa sia accaduto ai Suns negli ultimi 18 anni. Sono triste e scoraggiato. Voglio ancora una volta scusarmi con tutte le persone coinvolte per quello che hanno dovuto affrontare. Ribadisco il comportamento di Sarver è indifendibile.”
Una storia destinata a non finire certo qui dopo i casi Sterling e Levenson di qualche anno fa e che riaccende un problema serio che forse andrebbe affrontato una volta per tutte con dei provvedimenti adeguati e intransigenti.
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