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NBA, Myers progetta gli Warriors del futuro e ribadisce centralità Draymond Green

Vincere ripaga ogni sforzo economico e senza dubbio sulla Baia non si può che gioire per la crescita di Jordan Poole o la consacrazione di un’ex prima scelta assoluta al Draft NBA come Andrew Wiggins. Prima o poi, però, i conti devono tornare e l’estate 2023 metterà i campioni in carica di fronte a un bivio. Lo sa bene Bob Myers, che, senza accordo con gli atleti per un prolungamento contrattuale, potrebbe trovarsi ad affrontare tre spinose questioni in free agency. Ai due nomi  di cui sopra andrebbe infatti ad aggiungersi Draymond Green, che ha una player option esercitabile per l’annata 2023-2024, e dunque potrebbe liberarsi e testare il mercato.

Il piano Warriors su Jordan Poole, Andrew Wiggins, Draymond Green e Iguodala

Il GM di Golden State ha recentemente approfondito il tema salary cap con Tim Kawakami di The Athletic. Ecco alcuni estratti delle sue dichiarazioni:

“L’obiettivo per quanto riguarda i ragazzi [Poole e Wiggins] è Draymond è tenerli con noi finché potremmo permettercelo. Non mi metterò a fare calcoli di probabilità sulla permanenza di uno o dell’altro, ma sappiamo quanto sono importanti e ci siamo già seduti a un tavolo con i rispettivi agenti. Togliendo uno di loro alla squadra dello scorso anno, non so se avremmo vinto il titolo. È troppo presto per dire cosa succederà o non succederà, il piano è questo, ma ci sono componenti finanziarie da considerare. Draymond finirà per essere ricordato come uno dei giocatori più forti di sempre in maglia Warriors.”

 

Proprio in merito a Draymond Green, il dirigente è parso categorico:

“Dico in maniera inequivocabile che non è uno dei ragazzi che immaginiamo lontano dal progetto. A un certo punto dovremo prendere una decisione ma è innegabile la sua importanza per la nostra organizzazione. Non sono scelte che facciamo oggi, nella mia posizione, sono tenuto a fare il meglio, lo devo ai tifosi, ai giocatori che ci hanno aiutato lungo il percorso, come quelli di cui parliamo. Non potrei mai venir qui e dire: ‘Bene, Draymond non ci sarà’. Sono parole che non riesco nemmeno a pronunciare.”

Prezioso anche  Andre Iguodala, che la squadra è disposta ad aspettare. Myers non forza la mano:

“Non so cosa farà, spero giochi per noi. […] È uno dei pochi al mondo a poter guardare negli occhi Curry, Draymond o Klay [Thompson] e porsi al loro livello, ma può anche dar coraggio a Jordan Poole, [James] Wiseman e [Jonathan Kuminga]. Nessun altro lo può fare per noi. […] Non è un atto di carità, se opterà per altro, sono sicuro che potrà fare mille altre cose.”

 

La chiarezza è il primo presupposto per costruire una dinastia vincente. Gli Warriors insegnano.

 

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Pubblicato da
Nicolò Basso

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