La giornata di oggi, lunedì 26 settembre, coincide per molte squadre con il Media Day che apre il training camp in preparazione alla stagione 2022-2023. Seguite con noi le prime battute della stagione per raccogliere sensazioni, temi caldi, interrogativi e interessanti mic drop.
Chicago Bulls | Il Media Day NBA in live-streaming dalle 20:30
Il percorso di recupero di Lonzo Ball dall’infortunio è più accidentato del previsto. Sarà solo una delle questioni affrontate nel Media Day NBA della squadra dell’Illinois. Dalle 20:30 italiane potrete seguire la diretta dell’evento a questo link.
Riproporremo in quest’articolo le dichiarazioni salienti.
Arturas Karnisovas, Executive Vice President of Basketball Operations, tocca subito il tasto dolente relativo allo stop della sua point guard:
“[Lonzo Ball] sarà operato nella giornata di mercoledì e speriamo che ciò risolva quello che sta succedendo al suo ginocchio. Abbiamo fatto tutto il possibile per evitare l’intervento chirurgico ma siamo giunti a un bivio con il giocatore e i suoi rappresentanti [concordando] sul fatto che fosse il momento di farlo. Vedremo come evolverà nelle prossime 4-6 settimane e da lì potremo formulare un’altra tabella di marcia in base al decorso. [Ayo Dosunmu] sarà importante per noi, lo scorso anno non ci aspettavamo che giocasse così tanto e ha iniziato in quintetto 40 partite. Abbiamo tante guardie comunque: Goran [Dragic], AC [Alex Caruso ndr.], Coby White […]. Il talento non manca ma vedremo quale sarà l’amalgama perché questa squadra gioca insieme da un solo anno. Nella passata stagione abbiamo visto 29 quintetti diversi, Lonzo ha saltato 53 partite, AC 40, Patrick Williams 5 mesi. […] Tutte le squadre devono superare questi ostacoli, gli infortuni fanno parte del gioco. L’esperienza ci sarà d’aiuto quest’anno.”
La conferma, pur onerosa, di Zach LaVine fa felice Karnisovas:
“Trattenerlo era la nostra priorità. Sono ovviamente molto soddisfatto L’obiettivo è vincere, ma non so quando succederà. Quanto ad aspettative, lo scorso anno sapevamo che avremmo fatto i Playoff, quest’anno non dovrebbe sorprenderci farne parte. Punto al miglioramento anno dopo anno per arrivare a vincere.”
Sulla stessa lunghezza d’onda del dirigente si pone proprio l’ex Timberwolves:
“Se le aspettative non fossero alte cosa staremmo qui a fare? Siamo una squadra che ha tenuto un record valevole per la vetta della Conference fino a poco dopo l’All-Star break. Se non pensassimo di poter lottare per il titolo, ci staremmo sottovalutando. Dietro al max contract c’è tanto lavoro, non credo che mi darà motivazioni extra, ne ho già abbastanza di mio. Ogni anno ci sono movimenti nelle due Conference, il bello della lega è la competizione: io e la squadra saremo pronti.”
Morale alto per DeMar DeRozan, che si toglie subito qualche sassolino all’indirizzo dei detrattori che ne sottovalutano le possibilità. Le sue parole:
“Arrivati a questo punto ci scherzo su. Si cerca sempre un elemento motivazionale ulteriore ma entrano in gioco talmente tanti fattori per me che quest’aspetto mi fa sorridere. In ogni caso colgo sempre tutto, è come energia gratis. […] Nessuno a parte il sottoscritto conosce e comprende lo sforzo che faccio e so per certo come dato di fatto che la maggior parte dei ragazzi nella lega non lavora quanto me. Consapevole di ciò, so già che le considerazioni che arrivano da altri sono st******e. […] Tanta gente pensa troppo nella vita, in generale. Io posso solo continuare a farmi il c**o per migliorare in ogni momento. Non approccio a una stagione pensando ‘Forse non riuscirò in questo o quello’. Sarebbe come mettermi un limite inconscio che non voglio portarmi appresso. […] Non ragiono così, si può sempre aggiungere qualcosa e per quanto piccola possa essere avrà un effetto positivo. ”
La sfida lo rende entusiasta:
“Adoro ‘l’isola’ competitiva in cui si trova l’Est. La gente si perde dietro a ranking e cose del genere, ma stare accanto ai migliori tira fuori il meglio di me e questo è l’approccio che dobbiamo mantenere. Sarà divertente, non ci saranno notti di riposo.
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