Orlando Magic

NBA, Paolo Banchero: “Voglio essere il giocatore di riferimento dei Magic”

È ufficialmente iniziata la stagione di Paolo Banchero con gli Orlando Magic: nel corso del media day di ieri, l’azzurro ha parlato dei suoi obiettivi, di come sta vivendo il sogno NBA e dell’accoglienza riservatagli dai compagni di squadra. La prima scelta del Draft 2022 vuole diventare il giocatore di riferimento della franchigia e spera di riuscirci grazie all’aiuto dei suoi compagni di squadra.

Paolo Banchero: “Dobbiamo puntare ai Playoff o Play-in. Sarò il rookie dell’anno”

Un anno fa Paolo Banchero era Duke, mentre ora inizia la sua avventura in NBA con gli Orlando Magic. Una sensazione incredibile che gli dà la carica per lavorare duramente e raggiungere gli obiettivi personali e di squadra che si è prefissato di raggiungere:

“In un anno tutto è cambiato in maniera incredibili: 12 mesi fa ero a Duke, ora invece sono qui pronto a iniziare la mia avventura in NBA. Ho tanti obiettivi da voler raggiungere: come squadra voglio essere lì a lottare per qualcosa, che siano Playoff o il Play-in poco importa, dobbiamo puntarci; personalmente invece voglio diventare il giocatore di riferimento della squadra, ma senza strafare e portando sempre rispetto ai miei compagni di squadra. Come ultimo punto a diventare rookie dell’anno: c’è tanta concorrenza ma non mi spaventa, sono pronto” 

L’accoglienza della squadra e i consigli di Markelle Fultz

Tra i compagni di squadra di Paolo Banchero c’è anche Markelle Fultz che, come l’azzurro, condivide il fatto di essere stato la prima scelta del Draft (nel suo caso del 2017). Viste le aspettative che si creano intorno alla prima scelta, Fultz ha dato molti consigli a Banchero per non farsi schiacciare dalla pressione, come spiega Paolo nel corso del media day:

“Markelle Fultz mi è stato molto d’aiuto: lui è stato la prima scelta al Draft del 2017 e ha visto tutte le sfumature che essa comporta, le attese e le aspettative che la gente ha di te. Mi ha detto di ignorare tutte le voci e i rumori esterni, raccomandandomi di preoccuparmi solo delle cose fondamentali. Oltre a lui sono stato accolto bene da tutti, mi hanno fatto sentire a casa sin da subito” 

 

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Pubblicato da
Emanuele Carlo Bozzo

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