Al di là di ogni speculazione invadente sul suo stato mentale, Russell Westbrook ha evidentemente approcciato la stagione vestendo i panni del convinto insoddisfatto all’interno del suo stesso spogliatoio. I Los Angeles Lakers stanno tentando in ogni modo di fortificare la propria intesa, perfino la vulcanica coscienza di Beverly sente l’urgenza di compattare il gruppo, eppure questa necessità sembra non sfiorare nemmeno per sbaglio l’orgoglio dell’ex giocatore di Washington.
Westbrook, apparso spesso superficiale e solitario anche in campo, pretende di essere responsabilizzato di più dal punto di vista tattico, lasciando intuire con silenzi e reticenze di non voler accettare per nessuna ragione un ruolo da gregario. Dal momento che il recupero del giocatore dipenderà massivamente dagli stimoli che sarà in grado di suscitare in lui lo staff tecnico, Darvin Ham ha già in serbo qualcosa di tanto atipico quanto auspicabilmente rivitalizzante per la carriera della guardia: un ruolo da sesto uomo di lusso.
Secondo le indiscrezioni riportate da Adrian Wojnarowski di ESPN, infatti, tale intuizione potrebbe prender forma effettiva già a partire dalla sfida di questa notte contro i Sacramento Kings, ultimo appuntamento amichevole prima dell’inizio della regular season. Visto che giocare lontano dal pallone in un quintetto non suo lo offende, permettere a Westbrook di guidare la second unit dei Lakers, garantendogli senza limitazioni il monopolio della regia, potrebbe essere la soluzione definitiva al malcontento del giocatore.
Trionferà l’orgoglio, trascinando il ragazzo nell’emarginazione, o il desiderio di reinventarsi anche per il bene della squadra? La risposta sarà chiara a tutti quando la stagione NBA entrerà nel vivo e le sperimentazioni lasceranno il posto ai definitivi progetti da titolo.
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