Memphis Grizzlies
I Memphis Grizzlies sono stati una delle squadre più sorprendenti dell’NBA nella scorsa stagione. Dopo aver raggiunto la postseason attraverso il torneo dei Play-In due anni fa, Memphis ha chiuso con il secondo miglior record dell’intera lega nel 2021-2022 e la squadra è arrivata al secondo turno per la prima volta dal 2015. Alla fine i Grizzlies sono stati sconfitti dai Golden State Warriors in sei partite nelle Semifinali di Conference, ma hanno sicuramente messo in guardia la lega: ora cercheranno di sfruttare il successo dell’anno passato e di fare un ulteriore passo avanti nella stagione che sta per iniziare.
Le mosse più importanti dell’offseason sono state le estensioni dei contratti di Ja Morant e Tyus Jones. Anche la panchina ha subito varie modifiche, con la firma di Kyle Anderson a Minnesota e la cessione di De’Anthony Melton ai 76ers per Danny Green e la scelta numero 23.
Parlando di scelte al Draft, Memphis è stata incredibilmente attiva durante il Draft NBA: proprio con la numero 23 è stato selezionato David Roddy, e prima di lui Jake LaRavia è stato chiamato con la numero 19. Entrambi potrebbero avere minuti importanti con Jaren Jackson ancora alle prese con il recupero da una frattura al piede rimediata nella passata regular season.
Dallo scambio con Philadelphia è poi arrivato il già citato Danny Green, che porterà un’importante presenza veterana e grande esperienza allo spogliatoio. Il problema è che il giocatore si trova ancora alle prese con il recupero da un infortunio al crociato, e dunque non escludiamo che Green potrebbe anche essere tagliato per dare spazio a un giocatore più giovane.
Fulcro della squadra continuerà dunque ad essere Ja Morant, che viene dalla sua miglior stagione nella sua ancora breve carriera: 27.4 punti di media per lui l’anno scorso, con 5.7 rimbalzi e 6.7 assist a serata. Il suo gioco esplosivo e fatto di fiammate è una gioia per gli occhi dei tifosi Grizzlies, ma questo lo ha anche portato a qualche infortunio di natura muscolare di troppo, giocando solamente 57 partite. Probabilmente anche per questo, la sua percentuale di realizzazione del campo può ancora essere migliorata, soprattutto per quanto riguarda i tiri liberi (76.1%).
Al suo fianco tornerà Jaren Jackson Jr., reduce da un infortunio al piede per il quale è stato operato a giugno, e la sua tabella di marcia parla di ancora un paio di mesi prima di rivederlo in campo. La sua mancanza si farà sentire soprattutto in difesa (2,3 stoppate e 0,9 palle rubate a serata), ma il suo ruolo, almeno all’inizio della stagione, potrà essere tranquillamente coperto da Brandon Clarke. Proprio con Jackson, la presenza di Kyle Anderson e di Steven Adams, Clarke ha avuto un ruolo piuttosto marginale lo scorso anno, facendo registrare il minor numero di minuti a partita in carriera (solamente 19). È un giocatore che riempie bene il pitturato sia in attacco che in difesa, e ha margini di miglioramento nel tiro da fuori (poco meno del 30% in carriera): con la partenza di Anderson e il già citato infortuno di Jackson, Clarke potrebbe tornare al centro del progetto, almeno per la prima parte di stagione.
Oltre a lui, Steven Adams andrà a dare man forte come centro, soprattutto in attacco, avendo guidato la classifica dei rimbalzi offensivi della scorsa stagione. Tornerà poi Desmond Bane, che ha tirato da dietro l’arco dei tre punti con il 43.5% di realizzazione.
E se proprio Bane continuerà a mantenersi su questi livelli, mentre Jackson rientrerà sano e con la stessa intensità della passata stagione, allora questa squadra potrà competere con chiunque in NBA. Memphis non avrà problemi ad accedere ai Playoff, e nei prossimi anni potrebbe diventare anche una contender: ma per quest’anno, il nostro pronostico li vede in lotta per il quinto e il sesto seed a Ovest.