Durante una sessione di Q&A organizzata con i dipendenti dei Phoenix Suns – ai quali si è scusato a nome della lega in seguito allo spiacevole comportamento dell’ormai ex proprietario Robert Sarver – Adam Silver ha spiegato di aver avvertito le squadre del pericolo di tankare apertamente in questa particolare annata sportiva:
“Abbiamo avvertito tutte le squadre. Quest’anno presteremo particolare attenzione a questo problema.”
Il commissioner NBA ha parlato di “centinaia di incontri” svolti per chiarire la preoccupazione della lega. Dal 2019, le ultime tre squadre in classifica a fine stagione hanno ciascuna il 14% di possibilità di pescare la 1a scelta del draft.
“Il Draft sulla carta è un buon sistema. Ma mi rendo conto che quando c’è un giocatore generazionale in arrivo, come abbiamo quest’anno, le squadre si muovono. Le franchigie sono sempre più intelligenti e creative, ma come si muovono loro ci muoviamo anche noi di conseguenza. Siamo sempre alla ricerca di un sistema migliore.”
Adam Silver e l’ipotesi retrocessioni in NBA
La lega ha anche preso in considerazione l’implementazione di un sistema di retrocessione in G League, ma questo cambiamento è stato descritto come “destabilizzante” da Silver.
“Sarebbe destabilizzante per le franchigie e distruggerebbe il nostro modello di business. E anche se mettessimo le due migliori squadre della G League nella lega, non sarebbero equipaggiate per competere.”
Poi, su una possibile espansione della lega a 32 squadre:
“Prima di poter valutare l’espansione dobbiamo sapere a che punto siamo dal punto di vista dei media, che è la nostra fonte di ricavi più importante. Dobbiamo poi stare attenti a non diluire il talento, perché rischiamo di indebolire il prodotto: nessuno si ricorda una stagione con così tanta competizione, ma l’obiettivo è sempre avere 30 squadre che si giocano il titolo, non 20 o giù di lì.”
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