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NBA, Antetokounmpo 44 punti in 28 minuti: “Senza parole”

Dopo la prima partita, vinta contro i Sixers, Giannis Antetokoumpo aveva confidato di “non essere al meglio in questo momento”, ma quello che ha fatto nella notte contro i Rockets è certamente sorprendente: il greco ha fatto una carneficina ieri sera contro i texani terminando la contesa con 44 punti (17/21 dal campo di cui 2/3 da 3 punti), 12 rimbalzi, 3 assist in 28 minuti. Una prestazione immaginifica, sottolineata anche da Brook Lopez, suo compagno di squadra:

“Si finisce per rimanere senza parole per descrivere un giocatore così, giusto? Non riesco a immaginare cosa dovete scrivere voi (giornalisti) per descriverlo. Come fate a non scrivere sempre lo stesso articolo con gli stessi aggettivi? Dovete trovare il modo di descrivere come sta evolvendo il suo gioco ed è sempre complicato. Lui è ovviamente la testa del serpente, il motore di tutto ciò che facciamo, gioca con una tale mentalità e concentrazione che arriva fino a noi. Ci dà tutta l’energia necessaria per competere al meglio.”

NBA, le parole di Giannis Antetokounmpo dopo i 44 punti

Questa è la quarta volta nella sua carriera che il greco ha segnato almeno 40 punti con almeno l’80% di realizzazione dal campo e 10 rimbalzi. Solo un giocatore nella storia ha fatto meglio: Wilt Chamberlain in 7 occasioni.

“Cerco di non concentrarmi troppo sull’esito della partita, sulla vittoria, perché non posso controllarlo. Vittoria, sconfitta o numero di punti segnati, non definisce se stai andando bene o meno. Comunque, al momento non credo di essere al livello in cui posso essere. E non è questione di punti. Non significa che quando arriverò dove voglio essere, segnerò 50 o 60 punti o segnerò altri 40 punti. Ma c’è un clic, la palla si muove più velocemente, la palla è come un’estensione di me stesso, sono più equilibrato, sono più in forma, tutte queste piccole cose si combinano per metterti nel ritmo. Quindi puoi metterti nella posizione di aiutare la squadra.”

Il suo 8/13 dai liberi, ha portato il giocatore dei Bucks ad aver restituito il maggior numero di tiri dalla linea della carità, superando la leggenda Sidney Moncrief:

“È un grande risultato. Sono orgoglioso della mia carriera. Essere lassù con il grande Sidney Moncrief è speciale. Ma alla fine, devo continuare a lavorare sodo, continuare ad aiutare la mia squadra. Quando lo fai, succedono cose belle come stasera. Ho una storia divertente su Khris (Middleton). Io e Khris, dopo la partita, stavamo parlando di chi fosse il miglior tiratore di tiri liberi. Ho detto che era Khris. E Grayson (Allen) ha detto: ‘no, sei tu, hai messo più tiri di Khris.’ Ho detto: ‘Oh sì, sono io.’ Poi gli ho fatto l’esempio di Kobe (Bryant) che ha sbagliato più tiri nella storia della NBA. Lo trovo divertente. È un’area del mio gioco che cerco sempre di migliorare, cerco sempre di migliorare, ma essere lassù con loro è una bella sensazione.”

 

 

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Pubblicato da
Simone Ipprio

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